Sabato 3 Dicembre 2022 dalle 17.00 alle 21.00
AD UNA VERA PIA DONNA DEI SIMILI FILI MISI E ANNODAI
AD UNA VERA PIA DONNA
DEI SIMILI FILI MISI E ANNODAI
Plastikhaare
03|12|2022 - 03|01|2023
L’ultimo progetto espositivo, prima della chiusura del museo, è affidato a due giovanissime artiste Giulia Querin e Rachele Tinkham, nate entrambe a Venezia nel 1997 e attualmente studentesse dell’Accademia di Belle arti di Bologna. Nel 2021, dopo molteplici esperienze formative, tra cui un periodo di sei mesi alla Kunstakademie di Münster, fondano un duo artistico chiamato Plastikhaare: capelli di plastica.
L’esplorazione ironica e giocosa di un universo fluido e in perenne oscillazione, dove il concetto di identità si frantuma e moltiplica esponenzialmente, è il territorio che le artiste hanno deciso di indagare attraverso una pratica articolata e già formalmente convincente. Nelle loro opere si mixano, come in un grande raduno dionisiaco, scultura, performance, musica e immagini vagamente deliranti, al fine di ricreare una poderosa dimensione di fluidità metamorfica, una sorta di meta-mondo nascosto all’interno di quello conosciuto.
Instaurano con ironica sottile crudeltà, tanto cara al movimento surrealista al quale le due indubbiamente si ispirano, una relazione di tensione con le rigide strutture conoscitive e interpretative che connotano il mondo ufficiale. Plastikhaare si potrebbe infatti definire come una sorta di testimonianza di un mondo irregolare, nascosto, volutamente underground. Dove, in modo piuttosto sorprendente, avviene la transvalutazione di tutti i valori ufficialmente accettati.
In mostra una grande installazione composta da centinaia di abiti sculture, realizzati all’uncinetto, che ricopriranno l’intera area del pavimento della main room, una sorta di enorme abito rituale per accompagnare il museo in questa ennesima trasformazione.
“Porteremo lo spettatore ad assistere e a partecipare alla creazione/nascita di un limite inteso come una tensione che dà vita a uno spazio e che non definisce la sua fine, bensì il suo inizio, in questo senso possiamo definire l’opera come un rituale di chiusura.
Lo spazio prende vita nella nostra mente, una volta che lo interiorizziamo, diventando consapevoli della conversazione tra la nostra presenza e quella dei luoghi; i quali nonostante la loro rigida e stabile architettura, sono in realtà composti di densità interne mutevoli che rendono la superficie vissuta dinamica e liquida”.
Nella project room il video WHAT YOU LIKE TO SEE di Fabio Ricciardiello.
Il progetto site e time specific, a cura di Azzurra Immediato in collaborazione con mtn, pone in atto un percorso: guardare, osservare, scorgere, immaginare, desiderare, sognare, “Rendere possibile l’impossibile, visibile l’invisibile”. Scultura, fotografia e video abbandonano la realtà tangibile per trasformarsi in non luogo immaginifico e straniante in cui ciò che appare irrealizzabile è – già – avvenuto, ma ciò che non si è ancora realizzato può solo – ancora – avvenire grazie al desiderio del pubblico di osare. WYLTS è un sogno, una chimera e un libro d’artista, nato con Chippendale Studio, tradotto in opera digitale collettiva sine die. Il libro che racconta il progetto sarà presentato venerdì 16 dicembre, alla presenza dell’artista.
Opening: sabato 3 dicembre alle ore 17
La mostra è sempre visibile dall’esterno del museo.
Orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 18,30.
Dal 22 al 26 dicembre il museo sarà chiuso.
Sabato 5 Novembre 2022 dalle 17.30 alle 19.00
SULLA LIBERTÀ percorsi biografici a confronto.
SULLA LIBERTÀ
percorsi biografici a confronto.
Pinuccia Bernardoni, Marco Pellizola, Gino Gianuizzi, Roberto Rizzoli, Mili Romano, Lorenzo Tempera.
Il talk pubblico e gratuito, organizzato in concomitanza con la mostra attualmente in corso “Paura della libertà, un omaggio a Carlo levi”, affronterà, attraverso il racconto delle esperienze biografiche degli ospiti, gli aspetti salienti del libro omonimo di Carlo Levi. Il discorso sulla libertà sarà esaminato, non con astratte teorie, bensì attraverso la lente di ingrandimento delle singole vicende biografiche. Come sostiene Carlo Levi esistono rari momenti in cui il massimo del personale coincide con l’universale ed è dal risultato di questa rarissima operazione che nasce la libertà autentica. L’incontro sarà un’occasione per valutare la radicalità di percorsi e scelte personali che diventano solo inseguito delle opere d’arte.
Sabato 5 novembre, ore 17.30
mtn | museo temporaneo navile
Via John Cage 11
Bologna
Venerdì 14 Ottobre 2022 ore 17.00
Paura della libertà, un omaggio a Carlo Levi
PAURA DELLA LIBERTÀ
Un omaggio a Carlo Levi
Artisti: Marion Baruch, Pinuccia Bernardoni, Pietro Coletta, Carlo Levi, Corrado Levi, Marco Pellizzola, Roberto Rizzoli, Mili Romano.
Nella project room sarà presente Agnese Zavoli, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Opening: venerdì 14 ottobre alle ore 17
14|10|2022-12|11|2022
Siamo spiacenti di informarvi che la mostra in oggetto sarà la penultima prima della chiusura definitiva di mtn | museo temporaneo navile, che avverrà a fine 2022. Nel corso di questi quattro anni di attività riteniamo di aver contribuito a un’autentica opera di riqualificazione del Quartiere Navile, grazie a una progettazione culturale innovativa e di qualità, offerta gratuitamente ai cittadini, arricchendo notevolmente la proposta culturale della città. Ci preme sottolineare che la temporalità del progetto era negli accordi con il nostro committente, Valdadige Sistemi Urbani, che anzi ha prolungato la durata dello stesso di due anni, comprendendo l’importanza di offrire un servizio di questo tipo, che ha previsto numerose mostre, talks, progetti con disabili, visite per le scuole e una serie di percorsi formativi per studenti universitari.
Ci auguriamo che tutto questo lavoro, ampiamente documentato sulla stampa, sia in qualche modo recepito dalle istituzioni e non vada disperso in un periodo storico cosi bisognoso di cultura, democrazia e pluralità.
Il progetto espositivo si iscrive nella serie di mostre organizzate dal museo dedicate all’approfondimento di alcune figure chiave del ‘900. Ricordiamo quella dedicata a Cesare Zavattini (Aspettando Za, una non mostra dalla collezione Massimo Soprani) e a dieci maestri dell’arte moderna e contemporanea (All Stars, Gino De Dominicis, Claudio Parmiggiani, Joseph Beyus, etc.).
La mostra fortemente ispirata dal poema politico “Paura della libertà”, scritto da Carlo Levi nel 1939 e pubblicato in Italia nel 1946, individua alcune personalità nate tra gli anni ‘40 e ‘50 del ‘900 che, per percorso esistenziale e prassi artistica, presentano quei tratti peculiari che Levi descrive nel suo testo: un forte senso di autonomia caratterizzato da una ricerca paziente e coraggiosa, votata, più che a celebrare cristallizzate convenzioni, a un rapporto inedito con la realtà, ovvero quell’organismo enigmatico in continua mutazione e metamorfosi.
Dichiara Carlo Levi in un’intervista del 1974 con Walter Mauro:
“Il terrore di questa metamorfosi, da cui ci si può salvare soltanto vivendo completamente la propria libertà, fa creare le forme del potere che sono state prodotte esattamente per «salvarci» da questa continua metamorfosi, cioè per darci l’illusione di stabilità, nelle forme politiche, come nell’arte, nel linguaggio come nella religione, in tutti i modi e le forme della vita umana”
Quindi se da un lato esiste una volontà largamente diffusa, come dice Levi, che impedisce l’autonomo sviluppo della realtà e che ha la funzione di cristallizzarla in forme sempre più irreali e inumane, producendo in questo modo una forte disgregazione culturale e sociale, dall’altro va rilevata una corrente indubbiamente minoritaria, e per certi versi negletta, che concentra i propri sforzi verso una coscienza personale autonoma e dunque a un esercizio di libertà. A tale proposito afferma Levi: “da qualche parte certamente esistono delle espressioni di autonomia che hanno la facoltà di formare un nuovo mondo reale”.
Questa corrente di pensiero, che attraversa tutto il ‘900 fino ad arrivare sempre più flebile ai giorni nostri, sarà il territorio esplorato in questo penultimo progetto espositivo.
La mostra è a cura di Marcello Tedesco.
La mostra è sempre vis¬ibile dall’esterno del museo.
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 19.
Venerdì 10 Giugno 2022 ore 18.00
Storia dei soldi un progetto di Flavio Favelli in collaborazione con Marakanda Open Group
STORIA DEI SOLDI
Un progetto di Flavio Favelli in collaborazione con Marakanda - Open Group
10|06|22 - 08|07|22
ll progetto presentato rientra nella volontà, ormai caratterizzante l’attività di mtn | museo temporaneo navile, di tracciare un percorso inedito di relazione e scambio tra l’ambito artistico e quello più estesamente sociale. Il tentativo è quello di unire linguaggi e contesti apparentemente lontani al fine di creare un’estesa esperienza di condivisione in grado di avere una positiva ricaduta sulla società.
In quest’ottica si inserisce perfettamente “Storia dei soldi” di Flavio Favelli, nonostante l’apparente semplicità dell’idea - fare disegnare delle banconote a determinate categorie di persone (immigrati, disabili, religiosi, imprenditori, militari, ecc.) - il progetto prevede un’inedita relazione e scambio osmotico tra il linguaggio dell’arte e quello della società in senso esteso.
Attraverso un oggetto molto potente e controverso, il denaro, l’artista invita a spostare l’attenzione dal suo valore artificiale e simbolico a quella dell’oggetto in sé, solitamente di pregevole fattura e sofisticata bellezza formale. Quanti di noi tenendo in mano le vecchie lire si sono resi conto che su di esse venivano effigiati grandi artisti come Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, Leonardo, ecc.? Un intero volume di storia dell’arte quotidianamente utilizzato e quasi sempre ignorato, dice al riguardo l’artista:
“L’oggetto forse più desiderato e insieme grande veicolo di immagini d’arte, il più maneggiato quotidianamente, come il pane, eppure il meno conosciuto. Con questo progetto, che desidera coinvolgere vari ambiti della società, vorrei attivare un’esperienza nuova di alfabetizzazione dell’arte al pubblico.”
Per questa seconda fase del progetto, la prima è stata realizzata a Forlì nel 2018 con immigrati africani seguiti dalla cooperativa sociale DiaLogos, l’artista ha interagito con nove utenti di Marakanda, laboratorio protetto per persone adulte con disabilità, gestito dalla cooperativa sociale Open Group, proponendo loro di scegliere e realizzare alcune banconote, una selezione delle quali è in mostra.
La forza di questo progetto consiste da un lato nell’integrare democraticamente ogni voce nel grande processo di narrazione riguardante l’essere umano e la sua capacità di raccontarsi attraverso le immagini, dall’altro nel coraggio di aprirsi a questa possibilità e incominciare a vedere le cose che crediamo di conoscere con occhi nuovi.
Desideriamo ringraziare Flavio Favelli per averci coinvolti in quest’esperienza significativa e Monica Macchiarini di Marakanda – Open Group per aver avuto fiducia nel progetto e averlo seguito con generosità nella sua realizzazione con i meravigliosi utenti del centro: Veronica Albertini, Carlotta Bacchelli, Ramona Benuzzi, Matilde Bignami, Valentina Bruni, Alessandro Gabrielli, Stefano Livrieri, Paolo Rossi e Fabrizio Tartari.
Nella project room, in dialogo con il progetto nella main room, sarà presente un’opera della studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Alessia Cincotto, dal titolo “Dieci luoghi da visitare a Colle Ameno”. Una selezione di cartoline, con interventi a mano dell’artista, evidenzia il paradosso di un’immagine che assimiliamo come parte della nostra esperienza ma che in realtà non è che una sovrastruttura, una stampella per la memoria che può quindi scomparire.
La mostra è sempre visibile dall’esterno del museo.
Orari: venerdì dalle 15 alle 19, solo su appuntamento scrivendo con anticipo a info@museotemporaneonavile.org
Da Mercoledì 24 Novembre 2021 ore 18.30 a Sabato 4 Dicembre 2021 ore 19.00
I disegni di "Bologna la Rossa" | Talk+ Exhibition
◆I DISEGNI DI BOLOGNA LA ROSSA◆
▻ 24 nov - 04 dic
▼Museo Temporaneo del Navile
da un’idea di Art Motel
in collaborazione con il Museo Temporaneo del Navile
| mer 24 nov | 18.30
➤Presentazione del libro “Bologna La Rossa” di Flavio Favelli, edito da Corraini.
Ricomponendo alcuni frammenti della sua vita, l'artista ripercorre i sentimenti dell'infanzia parallelamente ad una serie di ricorrenze tragiche che coinvolgono la città di Bologna ed edulcorate da campagne pubblicitarie.
TALK con:
♦Davide Conte, politico ed economista
♦Flavio Favelli, artista e autore
♦Fernando Pellerano, giornalista de Il Corriere della Sera
♦Gabriele Tosi, curatore indipendente e project manager di Localedue.
| mer 24 nov - sab 04 dic |
➤Exhibition “I disegni di Bologna La Rossa” - Flavio Favelli, Margherita Borghesi.
Un dialogo che travalica i confini generazionali e temporali, raccontando la percezione degli avvenimenti storici del '70 e dell'80 nel lavoro di due artisti nati l'una trentaquattro anni dopo l'altro.
a cura di Art Motel
lun-sab | 15.00 - 19.00
Museo Temporaneo del Navile, via John Cage, 11/a-13/a.
OPENING: 24 novembre, ore 18.30.
Info
Art Motel - 328 3398777
mtn - 338 5661021
// // // //
ART MOTEL è il nuovo laboratorio permanente che ha infiammato il dibattito sull'arte contemporanea.
📨info.artmotel@gmail.com
📌Facebook | Instagram
Sabato 6 Novembre 2021 ore 19.00
More with less - Duo Dubois | Hertzbreakerz | @mtn
6 Novembre 2021
ore 19:00
mtn | museo temporaneo navile
Via John Cage 11/a-13/a – 40129 Bologna
✌ Ingresso gratuito | max 25 persone | prenotazione obbligatoria >>> http://www.maisonventidue.it/morewithless-duodebois-hertzbreakerz-bologna/#prenotazione
𝐌𝐨𝐫𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐞𝐬𝐬 è l'ultimo di una serie di progetti di 𝐇𝐞𝐫𝐭𝐳𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤𝐞𝐫𝐳 (trio di compositori basati a Malmö) realizzato da 𝐃𝐮𝐨 𝐃𝐮𝐛𝐨𝐢𝐬 in tour a Bologna il 6 novembre 2021.
Il progetto nasce nel 2017 con “𝐌𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫, 𝐕𝐢𝐫𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐄𝐱𝐩𝐚𝐧𝐝𝐞𝐝 𝐁𝐨𝐝𝐲” con lo scopo di instaurare una stretta collaborazione tra compositori e interpreti su un'idea nata da una necessità pratica intorno alla fisicità del suono.
𝐃𝐮𝐨 𝐃𝐮𝐛𝐨𝐢𝐬 ricerca un repertorio facilmente trasportabile, con una forma leggera e pratica che consente agli artisti di adattarsi all'intera struttura del programma con una quantità gestibile di bagagli. Piccoli strumenti, una serie o porzioni di oggetti comuni e una configurazione elettronica autocostruita anche da condividere e scambiare durante l’esecuzione, sono le caratteristiche principali della ricerca del suo. Condizioni minime che tuttavia non impoveriscono il contenuto musicale, né soffrono di una povertà di suono e di timbro.
Il titolo "𝐌𝐨𝐫𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐞𝐬𝐬" incita proprio a questa idea di sfidare la creazione di qualcosa di potente con il minimo dei materiali impiegati.
http://www.maisonventidue.it/morewithless-duodubois-hertzbreakerz-bologna/
--
𝐃𝐮𝐨 𝐃𝐮𝐛𝐨𝐢𝐬 nasce dalla passione condivisa da due strumentisti per la musica contemporanea, è formato da 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐨 (𝐒𝐚𝐱𝐨𝐟𝐨𝐧𝐨) 𝐞 e 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚 (𝐏𝐞𝐫𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢). Il Duo è membro dell'Advanced Master in Contemporary Music al KASK Conservatorium di Ghent (ICTUS Academy), sotto la guida di Tom De Cock e Tom Pauwels grazie ad un progetto di ricerca volto all'uso di una strumentazione minimale per i prossimi due anni. Il Duo si è esibito per diversi festival come: i Darmstadt Ferienkurse, Sound Spaces Malmo, SMOG Bruxelles, Inco_ntemporanea Festival, Festival Internazionale di Musica di Savona, per gli Istituti Italiani di Cultura di Bruxelles e Melbourne, Dialoghi sul Comporre ecc. Il Duo è un promotore attivo della musica scritta negli ultimi 10 anni, con una particolare attenzione verso lo sviluppo del repertorio per questa formazione, grazie alla collaborazione con i compositori del nostro tempo. https://www.duodubois.com/
► 𝐌𝐨𝐫𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐞𝐬𝐬 - 𝐃𝐮𝐨 𝐃𝐮𝐛𝐨𝐢𝐬 è la proposta sonora di Maison Ventidue sull’esigenza pratica trasformata in confine creativo e di relazione presso 𝐦𝐭𝐧| 𝐦𝐮𝐬𝐞𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐨 𝐧𝐚𝐯𝐢𝐥𝐞, dispositivo sociale e culturale del quartiere Navile. http://www.maisonventidue.it/morewithless-duodebois-hertzbreakerz-bologna/
► ► In mostra 𝐄𝐏𝐈𝐒𝐓È𝐌𝐄. 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠𝐮𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞 di Marina Gasparini, Martina Roberts, Silvia Vendramel. https://www.museotemporaneonavile.org/mostre-in-corso/
Venerdì 18 Giugno 2021 ore 17.00
LA VOCE DELLA LUNA
LA VOCE DELLA LUNA
18|06-16|07|21
Ilaria Depari, Lucia Lamberti, Vale Palmi, Armenia Panfolklorica, Linda Rigotti, Golzar Sanganian
Allo scoccare degli anni ‘90, apice della così detta società dello spettacolo, Federico Fellini gira “La voce della luna”, film liberamente ispirato al romanzo “Il poema dei lunatici” (1987) di Ermanno Cavazzoni.
Sia il romanzo che il film raccontano di una linea di realtà allucinata e notturna, che corre tangente a quella ufficiale e civile, caratterizzata da personaggi fortemente romantici e indifesi, incapaci di accordarsi con il conformismo divenuto sistema egemonico. Questa mostra desidera esplorare e ripercorrere, senza alcun preconcetto, una lettura della realtà e della prassi artistica di tipo fortemente poetico, giocoso e spontaneo. Proprio come nell’opera cinematografica di Fellini anche in questo contesto l’immaginazione, lungi dall’essere una postura di disimpegno, è piuttosto una forma gentile di resistenza ad una certa opacità. Il progetto espositivo è volutamente non curato, questo per lasciare libere le artiste di costruire autonomamente e senza mediazione il proprio territorio di gioco e le leggi che lo regolano.
Ilaria Depari
“Attraverso una combinazione di formazione etnografica e approccio visuale, le mie esplorazioni artistiche si focalizzano sulla sovversione delle identità di genere e sulla de-costruzione delle corporeità. Cerco di spingere il linguaggio fotografico al di là di una sua collocazione esterna rispetto all’oggetto rappresentato, proiettando lo spettatore all’interno di un’esperienza il cui significato è demandato alla sua compartecipazione con il mio lavoro”.
Lucia Lamberti
“Nel paesaggio leggiamo gli effetti dell'intelligenza: si manifestano la potenza, il progresso tecnico, la stratificazione storica, l'attenta pianificazione per le generazioni successive oppure l'incuria e lo sfruttamento incondizionato delle risorse. Gli acquerelli di questa serie sono atti meditativi, una riflessione per immagini sul rapporto fra volontà e realtà”.
Vale Palmi
“Il mio è un percorso in salita, un cammino ascendente il cui obiettivo è il raggiungimento di altre dimensioni attraverso una modalità di lavoro che si potrebbe definire “scientifico-spirituale”. L’Arte è la mia scala, il medium migliore per indagare uno dei grandi temi dell’umanità: la Morte e la potenziale Vita dopo la Morte che si sviluppa nell’Aldilà”.
Armenia Panfolklorica
“È come se nel nomen toccatomi in sorte sia stato scritto il mio omen artistico, e che non sia dunque un caso se il mio lavoro trae ispirazione da terre e civiltà a cavallo tra Europa e Asia. Da questi luoghi-limite prendo a prestito linguaggi, temi e forme. La chiave di volta che opera la fusione la cerco e la trovo nel teatro delle origini, passando per le sacre rappresentazioni di strada di origine medievale, come ancora per tutta la vasta ritualità cristiana, che ha rivestito il ben più antico retaggio popolare pagano”.
Linda Rigotti
“Il lavoro dell'Arte è per me uno strumento di ricerca di senso (e dunque in costante movimento); il tentativo di dare un ordine attraverso l'esercizio della scelta (e dunque della perdita); esplorare territori sconosciuti, scoprirne di inaspettati, ascoltare. Cercare un'armonia, un’unione, la linea che congiunge tutte le cose”.
Golzar Sanganian
“Uso materiali originari e naturali costruendo forme che hanno un carattere architettonico e allo stesso tempo alludono ai comportamenti umani e sociali. In particolare, i miei lavori sono una riflessione sul mio stato d’animo. L’indagine dello spazio e la combinazione dei materiali organici e inorganici tenta di mettere in contrasto stati di fragilità e prepotenza e allo stesso tempo evidenzia la loro interdipendenza”.
Project room: Lorenzo Di Lucido.
Orari: martedì, giovedì, venerdì dalle 15 alle 19 solo su appuntamento.
La mostra è sempre visibile dall’esterno del museo.