DESMO LAGHI ARONA - VISITA AL MUSEO DUCATI E FABBRICA
Come tutti gli anni il Club ha organizzato la visita al Museo Ducati e fabbrica per il giorno Sabato 9 marzo 2024. Come sempre l’ingresso per gli iscritti al Club è gratuito. La visita inizierà alle ore 11.00, la partenza dall’autogrill di Assago (tangenziale Ovest Milano) è prevista quindi per le ore 7.45.
La giornata proseguirà con pranzo alla carta presso il Ristorante America Graffiti Di Borgo Panigale.
Vista la necessità di comunicare a Ducati i nominativi degli ospiti che entreranno nella fabbrica è indispensabile che ci confermi la tua partecipazione entro e non oltre sabato 2 marzo. La comunicazione potrà avvenire mandando un messaggio whatsapp sul telefono del Club che ti ricordo è +39 347 8212219. Ti aspettiamo!
Domenica 1 Ottobre 2023 dalle 10.00 alle 10.50
Ustica. Il museo con i resti del DC9, per raccontarne la storia
Bologna, 1° ottobre 2023, ore 10 e 10:50: I misteri di Ustica. Apertura, in esclusiva, del museo per la Memoria delle 81 vittime della tragedia ancora senza colpevoli, né spiegazioni…
Il DC9 viaggia regolarmente. A bordo, 81 persone (tra cui 11 ragazzi e 2 neonati) perderanno la vita…
Volo Itavia 870, Bologna-Palermo, 27 giugno 1980: il silenzio delle autorità alimenta i sospetti di una collisione, nella tragedia di Ustica. Poi, nessuna indagine, fino al 1986, quando la ricerca della verità si fa urgente.
L’installazione permanente di Christian Boltanski al museo per la Memoria di Ustica, circonda i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980, mentre si dirigeva verso l’aeroporto di Palermo. Le 81 vittime della strage sono ricordate attraverso altrettante luci che, dal soffitto del museo, si accendono e si spengono al ritmo di un respiro.
Un tour toccante e suggestivo. Ne racconteremo la storia e le indagini che circondano questa misteriosa vicenda.
Le indagini procedono a rilento: solo il 16 marzo 1989 il primo collegio peritale, nominato nel novembre 1984 – a quattro anni dalla tragedia - consegna al giudice istruttore Bucarelli la sua relazione. I sei periti che compongono il collegio rilasciano alla stampa una breve dichiarazione: “Tutti gli elementi a disposizione fanno concordemente ritenere che l’incidente occorso al DC9 sia stato causato da un missile esploso in prossimità della zona anteriore dell’aereo. Allo stato odierno mancano elementi sufficienti per precisarne il tipo, la provenienza e l’identità”. Ricevono dal giudice il compito di proseguire le indagini per identificare il tipo di missile, ma le forti pressioni fanno vacillare le iniziali certezze investigative: due periti su sei non sono più certi del missile. Poi, a seguito di uno scontro con l’on. Giuliano Amato, che ha seguito la vicenda come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Bucarelli abbandona l’indagine, che viene affidata al giudice Rosario Priore.
Con il passare del tempo l’opinione pubblica diventa protagonista di un’ampia mobilitazione che porta il Parlamento ad interessarsi direttamente della vicenda con la Commissione Stragi, presieduta dal compianto senatore Libero Gualtieri, che approva nell’aprile del 1992 una relazione: “per la Commissione è possibile indicare al Parlamento le responsabilità delle istituzioni militari per avere trasformato una ‘normale’ inchiesta sulla perdita di un aereo civile, con tutti i suoi 81 passeggeri, in un insieme di menzogne, di reticenze, di deviazioni, al termine del quale, alle 81 vittime, se ne è aggiunta un’altra: quell’Aeronautica militare che, per quello che ha rappresentato e che rappresenta, non meritava certo di essere trascinata nella sua interezza in questa avventura”.
Il 15 maggio 1992 i generali, ai vertici dell’Aeronautica all’epoca dei fatti, sono incriminati per alto tradimento, “perché, dopo aver omesso di riferire alle Autorità politiche e a quella giudiziaria le informazioni concernenti la possibile presenza di traffico militare statunitense, la ricerca di mezzi aeronavali statunitensi a partire dal 27 giugno 1980, l’ipotesi di un’esplosione coinvolgente il velivolo e i risultati dell’analisi dei tracciati radar, abusando del proprio ufficio, fornivano alle Autorità politiche informazioni errate.”
Nei primi mesi del 1994 vengono resi noti i risultati delle perizie ordinate dal Giudice Priore. Queste perizie parziali, che dovrebbero essere le fondamenta della perizia conclusiva, escludono che sul DC9 sia esplosa una bomba. Non ci sono tracce di esplosione sui cadaveri, non ci sono segni di “strappi” da esplosione sui metalli, le analisi chimiche non danno spazio all’ipotesi di una bomba e anche gli esperimenti e le simulazioni di scoppio danno risultati negativi. Invece, alla fine del luglio 1994 gli stessi periti si pronunciano per la bomba, anche se poi non sanno dire come era fatta, né dove era collocata. Ma per i PM Coiro, Salvi e Rosselli e lo stesso giudice Priore, “il lavoro dei periti d’ufficio é affetto da tali e tanti vizi di carattere logico, da molteplici contraddizioni e distorsioni del materiale probatorio da renderlo inutilizzabile”. Restano comunque molti dubbi sull’attività di quei periti, alcuni dei quali sono stati estromessi, per indegnità, dal loro ruolo proprio dal giudice istruttore che li aveva nominati.
Le indagini si concentrano allora sullo scenario radar, e per capire la situazione di un cielo che si vuol far credere vuoto da ogni presenza di aerei militari si chiede anche la collaborazione della Nato.
E così, a fine agosto del 1999, il giudice Rosario Priore concludendo la più lunga istruttoria della storia giudiziaria del nostro Paese può sentenziare “l’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento”. Dunque c’era la guerra, quella notte del 27 giugno 1980 nel cielo di Ustica e il DC9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto.
Nell’ottobre del 2000 inizia il processo davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Roma contro i vertici dell’Aeronautica che nell‘aprile 2004 vengono assolti per prescrizione; si riconosce comunque che hanno omesso di riferire alle autorità politiche i risultati dell’analisi dei tracciati radar di Fiumicino/Ciampino – (i nastri di Ciampino sono quelli in cui tanti, negli anni successivi, hanno poi visto la presenza di una manovra d’attacco al dc 9) – conosciuti nell’immediatezza della tragedia, e hanno fornito informazioni errate alle autorità politiche escludendo il possibile coinvolgimento di altri aerei militari nella caduta dell’aereo civile.
Intanto però la maggioranza ha cancellato dal nostro ordinamento il reato dustica6i alto tradimento – o meglio lo ha mantenuto soltanto nel caso che ci sia uso della forza – e quindi è abbastanza scontata la successiva assoluzione in Appello, poi confermata, all’inizio del 2006 dalla Cassazione.
Dopo questa conclusione processuale, ha commentato Maurizio Costanzo “Dopo 26 anni veniamo informati che l’abbattimento di un aereo ad Ustica, che ha provocato tanti morti, non ha nessun colpevole.
Nel Marzo 2008 la magistratura ha riaperto l’inchiesta.
L’evento, che si terrà domenica, 1° ottobre 2023 (con punto di ritrovo presso via di Saliceto n. 3/22, Bologna), partirà alle ore 10 e 10:50, con guida turistica certificata dalla Regione Emilia Romagna e si concluderà dopo cinquanta minuti.
Costo della visita guidata (con apertura esclusiva + guida turistica + radio guide): € 20,00.
Sconsigliato ai bambini, sotto al nono anno di età. I ragazzi, dai 9 ai 18 anni e gli over 60, usufruiscono di uno sconto di € 2,00 sul costo della visita guidata. Le persone con disabilità, non pagano.
IL TOUR È A NUMERO CHIUSO.
Per partecipare alla visita guidata, è obbligatorio prenotarsi, spedendo un WhatsApp/SMS, al numero +39 3897995877, indicando: nome e cognome di ogni partecipante e numero di telefono.
La quota di partecipazione sarà da saldare in anticipo, tramite carta di credito, oppure, bonifico bancario (sarà premura del nostro staff indicarvi i relativi dati, al momento dell’iscrizione, a seconda del metodo di pagamento selezionato).
In caso di maltempo, la visita guidata si terrà ugualmente.
Sabato 23 Settembre 2023 ore 09.00
MILITARIA ALLA TORRE
Una delle più importanti fiere di antiquariato militare con la presenza di oltre 150 espositori
Gruppi di rievocazione storica di varie epoche
Un museo sensoriale sulla Seconda Guerra Mondiale
Parcheggio comodo e gratuito - Punto ristoro
Giovedì 10 Agosto 2023 ore 21.15
La notte di San Lorenzo
rito sonoro di e con MARIANGELA GUALTIERI
con la guida di CESARE RONCONI
cura e ufficio stampa LORELLA BARLAAM
produzione Teatro Valdoca
con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena
Con emozione ritorno a questo appuntamento con la memoria di Ustica. In questo rito sonoro reciterò versi da “Stringeranno nei pugni una cometa” – requiem che ho composto insieme alle musiche di Silvia Colasanti – per finire con un inedito scritto appositamente per questo anniversario e che chiude anche il film di Luciano Manuzzi Luci per Ustica.
“Qui si continua in un amore/rimasto senza forme, ma saldo, /doloroso. /…/ Come resta questa/nostalgia, non smorza le sue lunghe gugliate”. La poesia è in continuo dialogo coi morti, anche se è bello pensare, insieme alle parole del poeta Betocchi, che forse nell’universo “c’è solo vita, niente altro che vita”.
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.
Fra i testi pubblicati: Antenata (Crocetti ed., 1992 e 2020), Fuoco Centrale (Einaudi, 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, 2007), Bestia di gioia (Einaudi, 2010), Caino, (Einaudi, 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca ed., 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016), Beast of joy. Selected poems (Chelsea Editions, New York, 2018), coautrice di Album dei Giuramenti e Tavole dei Giuramenti di Teatro Valdoca (Quodlibet, 2019), Quando non morivo (Einaudi, 2019), Paesaggio con fratello rotto (Einaudi, 2021), L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia (Einaudi, 2022).
Mercoledì 26 Luglio 2023 ore 21.15
Istantanee di volo
a cura del Conservatorio G. B. Martini di Bologna
musiche e testi a cura degli studenti dei Dipartimenti di Composizione e Jazz
Quel giorno il tempo si è fermato, non nell’attimo dell’impatto… qualche frazione di secondo prima…
Le vite di tanta gente si sono fermate in un tempo sospeso, fisso nella definizione dell’istante, come in una foto affidata alle vecchie Polaroid di un tempo, non così lontano.
Del dopo si è parlato tanto, cercando di comprendere, si parlerà ancora a lungo nel tentativo di trovare una ragione che non restituirà alla vita quegli istanti immobili che solo l’energia dei ricordi potrà far rivivere.
Sarà la nostra musica a dare nuovamente luce ad immagini di vita, sensazioni, aspettative, e i volti si animeranno nuovamente, e ci racconteranno le mete che non hanno potuto raggiungere.
Venerdì 14 Luglio 2023 ore 21.15
Omaggio a Christian Boltanski
introduzione di ANNALISA RIMMAUDO, Curatrice, Dipartimento Collezione contemporanea, Centre Pompidou, Parigi
LUCI PER USTICA
un film documentario di LUCIANO MANUZZI
prodotto da GIANGIACOMO DE STEFANO
per SONNE FILM
in collaborazione con RAI DOCUMENTARI
scritto e diretto da GIGI RIVA e LUCIANO MANUZZI
fotografia SALVO LUCCHESE
montaggio ALEX SCORZA
fonico di presa diretta ANDREA GUERRINI
musiche originali VANNI FIORINI
grafiche MARTINO BISSON
Le luci per Ustica sono le 81 lampadine che si accendono e si spengono al ritmo di un cuore volute dall’artista Christian Boltanski nel museo bolognese in ricordo della tragedia dell’aereo caduto il 27 giugno 1980 con 81 persone a bordo. Ma sono anche le luci che hanno rischiarato il buio sui motivi dell’abbattimento del velivolo. Fino ad arrivare a una verità giudiziaria seppur ancora parziale.
L’ARCHIVIO DEI BATTITI DEL CUORE
prodotto da REPORT-RAI TRE
regia ALESSANDRO SPINNATO
fotografia DARIO D’INDIA
“L’arte come la verità non si trova in superficie e la si deve cercare sul fondo”. Un viaggio nella memoria che unisce Bologna a Teshima, una remota isola nel sud del Giappone dove Cristian Boltanski ha realizzato un museo che archivia i battiti del cuore. Anche qui troviamo le lampadine che rappresentano i cuori e gli specchi neri che rappresentano l’anima. Entrambi i luoghi hanno vissuto la tragedia e oggi testimoniano la forza e la capacita dell’uomo di rinascere.
Mercoledì 12 Luglio 2023 ore 21.15
Ustica: 42+1
SE NON CI DANNO RISPOSTE, PROVIAMO A CAMBIARE LE DOMANDE
serata evento tra satira e memoria condotta da LUCA BOTTURA ed ENRICO BERTOLINO
TIZIANO CANNAS AGHEDU guida la partitura musicale della serata
Guida galattica per autostoppisti è il capolavoro dello scrittore britannico Douglas Adams.
Il centro del romanzo è la ricerca della domanda giusta per un quesito di cui si conosce la risposta: 42, appunto.
Anche sui responsabili della strage di Ustica conosciamo la risposta, ma evidentemente, da 42 anni più uno, non abbiamo ancora fatto la domanda giusta.
Intanto però la memoria rischia di perdersi come lacrime nella pioggia. Di qui l’idea di guardarsi indietro con pervicacia e persino con un sorriso per ricordare cosa eravamo quando cominciò la nostra personale Antigone di cui ancora non si vede il sipario.
Attraverso una serata di satira e memoria, basata su un game con il pubblico. Un percorso attraverso immagini, domande e musica su cosa ci è rimasto di quegli Anni 80. Per ricordare cosa c’era intorno: da Licio Gelli alle magliette glitterate, dalla coda degli anni di piombo ai primordi del Gioca-Jouer.
Luca Bottura è un autore e giornalista che persegue una via laterale al racconto dacché cominciò il suo percorso satirico nella redazione di Cuore, il settimanale satirico fondato da Michele Serra nei primi Novanta. Con lui, il sodale Enrico Bertolino, attore e autore milanese che la sera del disastro era un giovane aviere in servizio preso il Monte Venda. Bertolino è l’altro pilastro del format di 42, il programma radiofonico andato in onda su Radio Capital che funge da falsariga all’evento.
Tiziano Cannas Aghedu guida la partitura musicale della serata.
Mercoledì 28 Giugno 2023 ore 21.15
Del coraggio silenzioso
di e con MARCO BALIANI
collaborazione alla drammaturgia ILENIA CARRONE
con musiche dal vivo eseguite da SARA CALVANELLI
produzione Comune di Bergamo – Teatro Donizetti, Casa degli Alfieri Soc. Coop.
con il patrocinio di Amnesty International
Di solito si associa alla parola “coraggio”, un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente, un’azione che sfida la morte e se ne appropria, mostrando una luminosa presenza dell’umano.
È il coraggio “numinoso”, visibile, mostrato, che accade in condizioni estreme, e che diviene poi epos, racconto, esempio.
Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente, ed è di questa declinazione della parola Coraggio che questo spettacolo vuole dire.
Il coraggio silenzioso agisce nell’essere umano quasi inaspettatamente, non presuppone una tempra guerriera, non si staglia sulla scena per mostrarsi nella luce, non si aspetta ricompensa, neppure quella, postuma, del racconto esaltante.
Questo coraggio agisce in forma sottomessa, agisce anch’esso per un’urgenza ineludibile, ma non pretende riconoscenza, non attende un ringraziamento, colui o colei che lo attuano lo fanno per necessità, una necessità che ha a che fare con la profondità dell’umano che è in noi, a cui è perfino difficile dare una spiegazione. Parole come compassione, solidarietà, altruismo, amore, carità, bontà, cercano di circoscrivere il mistero umano di quell’atto ma più che altro ne delimitano solo il valore empatico, perché non ci sono parole che spiegano come quell’impulso ad agire, nonostante tutto, avvenga in individui che di colpo “sentono” di dover compiere un gesto per loro improvvisamente “necessario”.
Antigone che, nonostante il divieto della legge di Creonte, va a seppellire il corpo del fratello, pagando con la morte questa trasgressione, è l’esempio archetipico di questa forma di coraggio. “Ci sono leggi non scritte, inviolabili, che esistono da sempre, e nessuno sa dove attinsero splendore”.
È questo splendore di cui parla Antigone quello che vado cercando in questo spettacolo, quel nocciolo luminoso che trasforma un’esistenza intera in un atto esemplare, ma silenzioso, luminoso ma vissuto nell’ombra, nel pudore, nella pura necessità del dover agire.
Andrò alla ricerca di cinque narrazioni, cinque situazioni estreme, ove far illuminare cinque esistenze, che, grazie al racconto, divengono, in quel luogo effimero e potente che è la scena teatrale, cinque testimonianze di taciturno coraggio.
Una struttura drammaturgica semplice, parole e musica che si intrecciano per restituire la semplicità scandalosa di quegli umani atti di coraggio silenzioso.
Martedì 27 Giugno 2023 ore 21.15
Ustica e gli anni Ottanta
radio-racconto di MASSIMO CIRRI
con musiche dal vivo eseguite da ROBERTA GIALLO
Ripercorrendo gli atti del convegno Ustica e gli anni Ottanta Massimo Cirri costruisce un radio racconto per indagare “in quale Italia cadde l’aereo, quell’aereo”, quale era il contesto storico, sociale e politico in cui ebbe luogo l’abbattimento del Dc9 Itavia.
Un’occasione per approfondire la verità storica, che corre parallela a quella giudiziaria.
Un racconto con storici e protagonisti.
Ad accompagnare la serata le interpretazioni musicali di Roberta Giallo.
Martedì 27 Giugno 2023 ore 19.00
Evidenza di reato
inaugurazione dell’installazione artistica di THOMAS TEURLAI
a cura di LORENZO BALBI
in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Evidenza di reato è un’installazione realizzata per la commemorazione del 43° anniversario della Strage di Ustica dall’artista Thomas Teurlai. Ai piedi del relitto del DC-9 lampeggiano quelle che a un primo sguardo sembrano essere cinque piccole valigie, cinque scatole nere. Il progetto artistico è ispirato alla camera oscura rinascimentale, dispositivi sviluppati dagli artisti dell’epoca per comprendere la visione e i fenomeni luminosi. Le scatole ospitano, e proiettano sulle arcate del magazzino, l’immagine capovolta di piccoli frammenti dell’aereo scelti dall’artista dal deposito sigilli attiguo al museo. Ruotando su loro stessi in un moto perpetuo, questi frammenti volanti evocano la scena finale di Zabriskie Point di Antonioni.
Un volo sospeso nell’eternità.
Domande che restano sospese nell’aria come un’esplosione al rallentatore.
L’installazione resterà visibile al Museo per la Memoria di Ustica, negli orari di apertura, fino al 10 agosto.
Mercoledì 7 Giugno 2023 dalle 10.00 alle 16.30
Le nuove sfide dei musei: politiche e strategie per un futuro sostenibile
❗Le nuove sfide dei musei: politiche e strategie per un futuro
sostenibile❗
L’appuntamento, realizzato nell’ambito delle attività del Sistema museale regionale, è dedicato ai musei dell’Emilia-Romagna e nasce dall’intenzione di ragionare e approfondire alcune riflessioni sui temi della sostenibilità, del benessere e dell’impatto sociale.
Programma:
👉ore 9.45 Accoglienza e registrazione dei partecipanti
👉ore 10 Saluti
➡Paola Giovetti, Direttrice Museo Archeologico di Bologna
Intervengono
➡Michele Lanzinger, Presidente Icom Italia
➡Cristina Ambrosini, Dirigente Responsabile Settore Patrimonio culturale Regione Emilia-Romagna
➡ Eva Degl’Innocenti, Direttrice del Settore Musei Civici Bologna
👉Ore 11 La parola ai musei:
➡ Il museo come spazio di inclusione: Mia – Musei Inclusivi e Aperti ed Exit strategy, Daniela Dalla, Referente Servizi Educativi Musei Civici Bologna
➡Dalla conservazione alla valorizzazione: l’uso del modello digitale BIM, Manuela Rossi, Direttrice Musei di Palazzo Pio di Carpi
➡ Dal museo della città al museo per la città
Giovanni Sassu, Direttore dei Musei di Rimini
➡ Un esempio di patrimonio culturale immateriale: la navigazione con vela al terzo lungo le coste della Romagna
Davide Gnola, Direttore del Museo della Marineria di Cesenatico
➡ Confronto e dibattito con i partecipanti
👉Ore 13 Pausa
👉Ore 14.30 Avvio dei laboratori e tavoli di lavoro a numero chiuso su iscrizione:
✅ Ecomusei - confronto sulle linee guida nazionali proposte da EMI (termina alle ore 16.30)
Tavolo di lavoro condotto da Barbara Fucci, Settore Patrimonio culturale Regione Emilia-Romagna e Nerina Baldi, Comune di Argenta, in rappresentanza di EMI
✅ Di cosa hai paura? Con-tatto di parole, immagini, suoni" (termina alle ore 16) Incontro dedicato alla pratica di progettazione inclusiva condotto dall’artista visiva Alice Padovani con Georgia Cantoni, curatrice dei Musei Civici di Reggio Emilia
✅ I musei e i loro territori (termina alle ore 16)
Speed dating per condividere le migliori pratiche di coinvolgimento attivo degli stakeholder condotto da Beatrice Orsini e Matteo Fornaciari del Settore Patrimonio culturale Regione Emilia-Romagna
➡La partecipazione all’evento nella sessione mattutina è gratuita e libera fino al raggiungimento della capienza della sala, preferibilmente su iscrizione.
⚠ Per la partecipazione ai laboratori e ai tavoli di lavoro pomeridiani è obbligatoria l’iscrizione al link
🔶https://forms.office.com/e/eh2Cb1kYBC
Per info e approfondimenti:
📧 sistemamusealeregionale@regione.emilia-romagna.it
Mercoledì 17 Maggio 2023 ore 17.00
RINVIATO | Può esserci sviluppo se aumentano le diseguaglianze? | Lectio Magistralis prof. Gallo
Esprimendo la nostra vicinanza a quanti in queste ore sono stati colpiti dal maltempo e ringraziando tutti i lavoratori, ci dispiace annunciare che la lectio magistralis del prof. Franco Gallo, prevista per mercoledì 17.05.2023, è rimandata a causa del meteo avverso.
Sarà nostra cura informarvi quanto prima della nuova data del primo incontro dell’Osservatorio politico del Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri.
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Dopo il primo ciclo di incontri sulla storia del lavoro, che ha visto il Centro Studi Zangheri da subito impegnato nella ricerca storica che contraddistingue il suo operato, si inaugura a maggio l’Osservatorio politico del Centro: un luogo di riflessione politico-sociale, rivolto ai problemi del presente.
Cominceremo mercoledì 17 maggio 2023, con una lectio magistralis del prof. Franco Gallo (già Presidente della Corte Costituzionale) sul tema “Può esserci sviluppo se aumentano le diseguaglianze?“, nella magnifica cornice della Sala dello Stabat Mater all’Archiginnasio.
Porterà i propri saluti il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore e l’incontro sarà moderato dal Presidente del Centro Zangheri, prof. Walter Tega.
Domenica 23 Aprile 2023 dalle 10.00 alle 10.50
Ustica. Il museo con i resti del DC9, per raccontarne la storia
Bologna, 23 aprile 2023, ore 10 e 10:50: I misteri di Ustica. Apertura, in esclusiva, del museo per la Memoria delle 81 vittime della tragedia ancora senza colpevoli, né spiegazioni…
Il DC9 viaggia regolarmente. A bordo, 81 persone (tra cui 11 ragazzi e 2 neonati) perderanno la vita…
Volo Itavia 870, Bologna-Palermo, 27 giugno 1980: il silenzio delle autorità alimenta i sospetti di una collisione, nella tragedia di Ustica. Poi, nessuna indagine, fino al 1986, quando la ricerca della verità si fa urgente.
L’installazione permanente di Christian Boltanski al museo per la Memoria di Ustica, circonda i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980, mentre si dirigeva verso l’aeroporto di Palermo. Le 81 vittime della strage sono ricordate attraverso altrettante luci che, dal soffitto del museo, si accendono e si spengono al ritmo di un respiro.
Un tour toccante e suggestivo. Ne racconteremo la storia e le indagini che circondano questa misteriosa vicenda.
Le indagini procedono a rilento: solo il 16 marzo 1989 il primo collegio peritale, nominato nel novembre 1984 – a quattro anni dalla tragedia - consegna al giudice istruttore Bucarelli la sua relazione. I sei periti che compongono il collegio rilasciano alla stampa una breve dichiarazione: “Tutti gli elementi a disposizione fanno concordemente ritenere che l’incidente occorso al DC9 sia stato causato da un missile esploso in prossimità della zona anteriore dell’aereo. Allo stato odierno mancano elementi sufficienti per precisarne il tipo, la provenienza e l’identità”. Ricevono dal giudice il compito di proseguire le indagini per identificare il tipo di missile, ma le forti pressioni fanno vacillare le iniziali certezze investigative: due periti su sei non sono più certi del missile. Poi, a seguito di uno scontro con l’on. Giuliano Amato, che ha seguito la vicenda come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Bucarelli abbandona l’indagine, che viene affidata al giudice Rosario Priore.
Con il passare del tempo l’opinione pubblica diventa protagonista di un’ampia mobilitazione che porta il Parlamento ad interessarsi direttamente della vicenda con la Commissione Stragi, presieduta dal compianto senatore Libero Gualtieri, che approva nell’aprile del 1992 una relazione: “per la Commissione è possibile indicare al Parlamento le responsabilità delle istituzioni militari per avere trasformato una ‘normale’ inchiesta sulla perdita di un aereo civile, con tutti i suoi 81 passeggeri, in un insieme di menzogne, di reticenze, di deviazioni, al termine del quale, alle 81 vittime, se ne è aggiunta un’altra: quell’Aeronautica militare che, per quello che ha rappresentato e che rappresenta, non meritava certo di essere trascinata nella sua interezza in questa avventura”.
Il 15 maggio 1992 i generali, ai vertici dell’Aeronautica all’epoca dei fatti, sono incriminati per alto tradimento, “perché, dopo aver omesso di riferire alle Autorità politiche e a quella giudiziaria le informazioni concernenti la possibile presenza di traffico militare statunitense, la ricerca di mezzi aeronavali statunitensi a partire dal 27 giugno 1980, l’ipotesi di un’esplosione coinvolgente il velivolo e i risultati dell’analisi dei tracciati radar, abusando del proprio ufficio, fornivano alle Autorità politiche informazioni errate.”
Nei primi mesi del 1994 vengono resi noti i risultati delle perizie ordinate dal Giudice Priore. Queste perizie parziali, che dovrebbero essere le fondamenta della perizia conclusiva, escludono che sul DC9 sia esplosa una bomba. Non ci sono tracce di esplosione sui cadaveri, non ci sono segni di “strappi” da esplosione sui metalli, le analisi chimiche non danno spazio all’ipotesi di una bomba e anche gli esperimenti e le simulazioni di scoppio danno risultati negativi. Invece, alla fine del luglio 1994 gli stessi periti si pronunciano per la bomba, anche se poi non sanno dire come era fatta, né dove era collocata. Ma per i PM Coiro, Salvi e Rosselli e lo stesso giudice Priore, “il lavoro dei periti d’ufficio é affetto da tali e tanti vizi di carattere logico, da molteplici contraddizioni e distorsioni del materiale probatorio da renderlo inutilizzabile”. Restano comunque molti dubbi sull’attività di quei periti, alcuni dei quali sono stati estromessi, per indegnità, dal loro ruolo proprio dal giudice istruttore che li aveva nominati.
Le indagini si concentrano allora sullo scenario radar, e per capire la situazione di un cielo che si vuol far credere vuoto da ogni presenza di aerei militari si chiede anche la collaborazione della Nato.
E così, a fine agosto del 1999, il giudice Rosario Priore concludendo la più lunga istruttoria della storia giudiziaria del nostro Paese può sentenziare “l’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento”. Dunque c’era la guerra, quella notte del 27 giugno 1980 nel cielo di Ustica e il DC9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto.
Nell’ottobre del 2000 inizia il processo davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Roma contro i vertici dell’Aeronautica che nell‘aprile 2004 vengono assolti per prescrizione; si riconosce comunque che hanno omesso di riferire alle autorità politiche i risultati dell’analisi dei tracciati radar di Fiumicino/Ciampino – (i nastri di Ciampino sono quelli in cui tanti, negli anni successivi, hanno poi visto la presenza di una manovra d’attacco al dc 9) – conosciuti nell’immediatezza della tragedia, e hanno fornito informazioni errate alle autorità politiche escludendo il possibile coinvolgimento di altri aerei militari nella caduta dell’aereo civile.
Intanto però la maggioranza ha cancellato dal nostro ordinamento il reato dustica6i alto tradimento – o meglio lo ha mantenuto soltanto nel caso che ci sia uso della forza – e quindi è abbastanza scontata la successiva assoluzione in Appello, poi confermata, all’inizio del 2006 dalla Cassazione.
Dopo questa conclusione processuale, ha commentato Maurizio Costanzo “Dopo 26 anni veniamo informati che l’abbattimento di un aereo ad Ustica, che ha provocato tanti morti, non ha nessun colpevole.
Nel Marzo 2008 la magistratura ha riaperto l’inchiesta.
L’evento, che si terrà domenica, 23 aprile 2023 (con punto di ritrovo presso via di Saliceto n. 3/22, Bologna), partirà alle ore 10 e 10:50, con guida turistica certificata dalla Regione Emilia Romagna e si concluderà dopo cinquanta minuti.
Costo della sola visita guidata (con apertura esclusiva + guida turistica + radio guide): € 20,00.
Sconsigliato ai bambini, sotto al nono anno di età. I ragazzi, dai 9 ai 18 anni e gli over 60, usufruiscono di uno sconto di € 2,00 sul costo della visita guidata. Le persone con disabilità, non pagano.
IL TOUR È A NUMERO CHIUSO.
Per partecipare alla visita guidata, è obbligatorio prenotarsi, spedendo un WhatsApp/SMS, al numero +39 3897995877, indicando: nome e cognome di ogni partecipante e numero di telefono.
La quota di partecipazione sarà da saldare in anticipo, tramite carta di credito, oppure, bonifico bancario (sarà premura del nostro staff indicarvi i relativi dati, al momento dell’iscrizione, a seconda del metodo di pagamento selezionato).
In caso di maltempo, la visita guidata si terrà ugualmente.
Venerdì 21 Aprile 2023 dalle 16.00 alle 19.00
Carro armato in funzione al Museo Memoriale
Festeggiamo la Liberazione insieme!
In occasione del 78 Anniversario della Liberazione di Bologna, ti aspettiamo per un evento unico:
✅ Museo rinnovato con nuova mostra fotografica
✅ Possibilità di visitare il parco veicoli
✅Deporremo una corona in onore dei caduti in guerra
📣DURANTE L'EVENTO AVRETE LA POSSIBILITÀ DI VEDERE UN ORIGINALE CARRO ARMATO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE IN MOVIMENTO!
❗INGRESSO GRATUITO
Venerdì 21 Aprile 2023 dalle 10.00 alle 18.00
Il treno della memoria – continua lo shooting fotografico
Quando il viaggio diventa memoria!
A seguito di un elevato numero di adesioni, l’appuntamento per “Il treno della memoria – shooting fotografico” presso il Museo Memoriale della Libertà, via Giuseppe Dozza 24 a Bologna, viene prorogato di un ulteriore giorno: vi aspettiamo venerdì 21 aprile dalle ore 10.00 alle ore 18:00. Portate con voi l’oggetto con cui volete essere ritratti, un oggetto o un ricordo per voi essenziale, indispensabile, da cui non vi vorreste mai separare in questo ipotetico viaggio. Vi attende un set fotografico professionale a cura di Gabriele Fiolo, fotoreporter e giornalista, all’interno di un vagone originale in cui i “viaggiatori”, diversamente da voi, non avevano possibilità di scegliere cosa portare, in quanto era un viaggio verso la deportazione.
Partire vuol dire domandarsi non solo “dove vado”, ma anche “cosa porto con me”. Ci sono viaggi in cui la destinazione può essere sconosciuta quindi e la scelta di cosa sia importante da portare diventa più una scelta emotiva che e non pratica. Pensare a ciò che “per me” è qualcosa di imprescindibile, di irrinunciabile, qualcosa che fa parte del mio essere, da cui non voglio separarmi, qualcosa che mi possa accompagnare, qualcosa che per me diventi memoria. Uno shooting che ci porta a riflettere e a scegliere cosa vorremmo portarci in questo ipotetico viaggio. Il treno della memoria è un progetto che ci porta a porre l’attenzione su quello che è veramente necessario ed essenziale.
Gabriele Fiolo
Il treno della memoria è un’iniziativa gratuita che ha dato origine a una mostra fotografica, che verrà quindi implementata, ed è realizzata in collaborazione con l’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS, l’Associazione Senza il Banco APS, il Museo Memoriale della Libertà, l’Anpi del Quartiere Savena e la Biblioteca Ginzburg e rientra tra le iniziative promosse dalla manifestazione di interesse a partecipare alla co-progettazione e realizzazione degli interventi e delle attività volti alla cura del territorio e della comunità nel Quartiere Savena per gli anni 2022-2023.
Tutti i partecipanti riceveranno la loro foto via mail.
Per informazioni e prenotazioni info@tempoediaframma.it o tel al 3335437776.
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