Martedì 3 Dicembre 2019 dalle 10.15 alle 11.45
La Terza Luna - Danza Movimento per la Terza Età della Donna
DANZA MOVIMENTO PER LA TERZA ETÀ DELLA DONNA
Danzatrice e insegnante: Nicoletta Mastroianni
per info: 3388982850 e acquaesuoni@gmail.com
Martedì 10.15-11.45
La vita ci va limitando.
Ci fa dire “non posso”.
Così, non muovendolo, il corpo inizia a chiudersi.
Tuttavia, ogni età ha la possibilità di crescere, di vivere e di condividere il proprio tempo.
Gli incontri di danza movimento per la terza età offrono al corpo queste possibilità, poco a poco.
Volti a valorizzarne ogni parte, facilitando uno schema corporeo stimolato mediante le parole, la musica o il silenzio, gli oggetti, tutto può essere "danzato", senza limiti di età, poiché il corpo per una ragione ancestrale, ha avuto sempre bisogno di comunicare attraverso il movimento.
Si ha, perciò, l'impressione di un riconoscimento vivo del corpo, che vuole essere motivato e soprattutto avere un senso: “perché mi muovo, a quale scopo?”.
Il movimento non è un ornamento nell'educazione, ma un mezzo parallelo ad altre discipline che contribuiscono a formare nell'insieme l'educazione dell'uomo.
Il percorso proposto e rivolto a donne a partire dai 60 anni (e per tutta la terza età, fino ai 75 anni circa) è orientato a promuovere l'integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale, la maturità affettiva e psicosociale e la qualità della vita della persona, mediante il linguaggio del movimento corporeo e il processo creativo all'interno di processi interpersonali.
La metodologia fruisce dell'energia, del peso, della forma, del colore, dello spazio e del tempo. Il divenire è elemento fondante e il sentirsi meglio immune dalle interpretazioni:
avviene, accade, appare, fornendo risposte concrete ed immediate al bisogno di armonia e nuova vita.
Il percorso è volto a scoprire le potenzialità e i limiti del proprio corpo, stimolando il movimento
espressivo-creativo, per immaginare e rigenerare uno stato di benessere vitale. Lo scopo è indurre la possibilità di affrontare il “problema” del tempo attraverso l'espressione corporea, per
un'accettazione vera e profonda di sé.
Il gruppo eterogeneo, basato sul principio dell'integrazione e l'incontro con l'altra da sé, aiuta a non fissare l'attenzione sulle differenze quanto piuttosto a sentirle e valorizzarle come risorse e possibilità peculiari di ciascuna, dando importanza alla parte “sana” attraverso il movimento.
Stimoli udibili, non udibili, visibili, non visibili, stabiliscono comunicazioni diverse con il corpo per fargli arrivare, attraverso questa induzione, la concreta possibilità di muoversi ed esprimersi, rivitalizzando la parte addormentata o la parte sospesa che dice “non posso farlo!”.