Eventi a Bologna Giovedì 20 Febbraio 2020
Trovati 3 eventi in programma
Giovedì 20 Febbraio 2020 dalle 19.00 alle 22.00
Claudia Amatruda: presenta il suo lavoro “Naiade”
Giovedì 20 Febbraio, ore 19.00 presso SHADO Officina Fotografica.
++Evento Gratuito++
Dialogo con Claudia Amatruda, presenta il suo lavoro “Naiade” da cui nasce l’omonimo libro fotografico.
Fotografa foggiana, vive e studia Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Foggia. Nel 2015 vince una borsa di studio e una mostra al Teatro Fondazione San Carlo di Modena, che la porterà a frequentare un Master in Progetto Fotografico alla scuola “Meshroom” Pescara.
La sua ricerca fotografica viene stravolta dalla consapevolezza di una malattia che da poco ha irrotto nella sua vita, e trova nell'utilizzo dell'autoritratto e nella descrizione fotografica degli ambienti in cui vive, la possibilità di riscatto. Il risultato è “Naiade”, un lavoro di lungo periodo prodotto nel 2018 tramite crowfounding e curato da Fiorenza Pinna; un self publishing con tiratura di mille copie, presentato la prima volta all’interno della mostra UNFOLD_Pescara e successivamente al Funzilla Fest 2018 - Roma. Nel 2019 presenta il libro fotografico nelle scuole di fotografia a Bari, Roma, Lecce e Pescara, al Festival della Fotografia Etica di Lodi, al Festival LuganoPhotodays.
http://www.claudiamatruda.com/
BOOK: sarà possibile acquistare il libro “Naiade” direttamente la sera dell'evento.
Officina Fotografica Shado
L'incontro è promosso dall’Officina Fotografica Shado, associazione culturale senza alcun scopo di lucro. L’0biettivo statutario è promuovere e divulgare l’arte, la cultura, la tecnica fotografica e cinematografica e le discipline ad esse collegate in tutte le loro forme, attraverso l’organizzazione di corsi, workshop, mostre, incontri e proiezioni.
Arci Bologna
Giovedì 20 Febbraio 2020 dalle 19.30 alle 21.30
Corso di Drammaturgia
DRAMMATURGIA: DAL ROMANZO ALLA SCENA
DESCRIZIONE DEL CORSO
La scrittura drammaturgica porta con sé una particolare esigenza rispetto ad altre forme letterarie: essa nasce appositamente per essere letta o interpretata ad alta voce in comunità, prevede dunque un momento di condivisione tra corpi e voci che rappresentano o assistono a una determinata rappresentazione del mondo. Come tutte le forme artistiche, la scrittura mira appunto a rappresentare la realtà o un frammento di essa, e la sua struttura dipende inevitabilmente dal concetto che si ha sia di rappresentazione che di realtà.
La forma drammaturgica è stata rivisitata e ridefinita più volte nel corso della storia. Da "La Poetica" di Aristotele, in cui viene definito un “dramma” che rispetta determinate regole di unità e di logica, si sono sviluppate nei secoli successivi svariate forme e teorie riguardo la composizione drammatica. Se il dramma aristotelico si basa su certi principi di chiarezza e di verosimiglianza, ove spesso si rappresenta il rapporto tra individuo e coro/comunità, nel rinascimento nasce il “dramma moderno”. In esso l’interiorità dell’individuo, i rapporti intersoggettivi e la capacità decisionale dell’uomo diventano priorità e, pur mantenendo una certa coerenza con i principi aristotelici, il dramma moderno vuole ricreare un frammento della realtà assestante capace di illudere lo spettatore che le parole ivi presenti appartengano non all’autore ma ai personaggi del dramma. Questa forma subisce una “crisi” e viene contestata tra fine ‘800 e inizio ‘900: opere come quelle di Ibsen o di Strindberg evidenziano la suddetta crisi attraverso elementi prima estranei che però permettono al dramma di mantenere una apparenza “assoluta”. Esperienze come quelle di Brecht e Piscator rifiutano la forma drammatica che mira a illudere lo spettatore e non a coinvolgerlo, e cercano un tipo di teatralità, definita “epica”, che permette allo spettatore di riflettere. Cercano un tipo di testualità che serva ad allontanarsi emotivamente dalle vicende rappresentate per poter “vedere meglio”, per pensare in maniera critica. Durante il corso del ‘900 emergono, e durante la seconda metà del secolo prendono forma, quelle esperienze “post-drammatiche” come possono essere alcuni testi di Roland Schimmelpfenning e di Sarah Kane, ove si vedono diversi modi di rappresentare la realtà attraverso l’individuo e i rapporti con se stesso e gli altri, allontanandosi ulteriormente dalla logica aristotelica.
Il corso mira alla creazione di una drammaturgia originale a partire da "I demoni" di F. Dostoevskij o, in alternativa, da un romanzo scelto dallo studente. Partendo da uno studio del materiale letterario iniziale, dalle sue linee narrative, gli allievi affronteranno il concetto di coinvolgimento/implicazione per esplorare insieme al docente le possibilità drammatiche presenti nel romanzo proposto.
MODALITA’ DEL CORSO
Inizio del corso: Giovedì 30 Gennaio 2020 (è possibile iscriversi fino a fine Marzo).
Il corso si terrà presso Sharazàd - Centro Culturale ogni Giovedì dalle 19,30 – 21,30* fino al mese di Luglio.
*primo incontro gratuito.
Numero massimo 15 partecipanti.
Si rivolge a coloro che desiderano approfondire l’aspetto drammaturgico o a chi ha già esperienza nella disciplina.
Non comporta l’adesione ad un progetto performativo.
INFO E ISCRIZIONI: centrosharazad@gmail.com
http://www.sharazad.org/drammaturgia/
Giovedì 20 Febbraio 2020 dalle 17.00 alle 20.00
Locus Amoenus > call for arts [at] L'Appartamento | Bologna
Maison Ventidue, organizzazione no profit nel campo delle residenze artistiche, annuncia la call LOCUS AMOENUS 020concepita per gli spazi 𝐋'𝐀𝐏𝐏𝐀𝐑𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 a Bologna, all'interno del nuovo ciclo di residenze 𝐈’𝐌 ***
▸ ▹▸ ▹▸ ▹ 𝔻𝕖𝕒𝕕𝕝𝕚𝕟𝕖 𝟚𝟝 𝔽𝕖𝕓𝕓𝕣𝕒𝕚𝕠 𝟚𝟘𝟚𝟘 𝕠𝕣𝕖 𝟙𝟚.𝟘𝟘 ℂ𝔼𝕊𝕋
𝕎ℍ𝕆
La call è aperta a artisti/e, curatori/trici, critici/che e ricercatori/trici. Non vengono posti limiti alle espressioni artistiche, purché si sviluppino esperienze in grado di riflettere, ampliare e comunicare il tema.
𝕎ℍ𝔸𝕋
LOCUS AMOENUS 020 è una call di studio collettivo.
Un modo completamente nuovo di approcciare ad una residenza artistica e dunque al processo creativo, partecipando come comunità di interesse attiva, generando saperi meticci, condividendo strumenti e modelli di analisi.
▪ Locus amoenus urbano
▪ Ossimoro
▪ Considerazioni sulla contraddizione
Il tema proposto nasce dalla volontà di riflettere sul rapporto tra natura, arte e corpo. Vincolo necessario, la relazione che l’uomo instaura con il proprio medio ambiente, equilibrio di elementi naturali e artificiali, dimensioni materiali, immateriali e digitali, quali la società, il costruito e il non-costruito, gli oggetti, l’economia e la cultura in un dato spazio e in un dato tempo.
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I progetti verranno valutati dalla commissione composta da:
Mariarosa Lamanna, Marco Mastroianni, Simone Mattotti, Mario Guida di MAISON VENTIDUE;
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Francesco Buonerba , curatore
Davide Da Pieve, storico dell'arte
Mario Mirabile, esperto in politiche urbane e del digitale
Gaspare Caliri, semiologo
Davide Giambelli, architetto
Un rappresentante del comitato I Mirasoli -cittadini insieme
Per partecipare ☞ http://bit.ly/35PH4uF
Per info scrivi a info@maisonventidue.it
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***𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐈’𝐌 è un progetto internazionale, sostenuto da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna , che promuove la relazione e lo scambio tra molteplici linguaggi dell’arte e il territorio della città di Bologna. Fortemente incentrata nel tessuto sociale e territoriale ospitante, con uno sguardo vigile alle tematiche internazionali, I’M intende creare una fitta rete di relazioni con un particolare interesse verso artisti migranti e/o delocalizzati.
www.maisonventidue.it
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