Biagio Marino - Zeno De Rossi | Live in Montagnola Republic
𝗕𝗜𝗔𝗚𝗜𝗢 𝗠𝗔𝗥𝗜𝗡𝗢 - 𝗭𝗘𝗡𝗢 𝗗𝗘 𝗥𝗢𝗦𝗦𝗜
Progetto nuovo di zecca, basato su un repertorio di brani originali pensati appositamente per questa particolare formazione. Le sonorità generate dalle accordature anomale della chitarra di Biagio Marino incontrano il drumming di Zeno De Rossi dando vita ad una sound in cui melodia e rumore, razionalità e libero abbandono, momenti di quiete ed esplosioni soniche si susseguono in modo incessante.Sonorità a tratti assimilabili all’indie-noise ed al post-rock anni ‘90 incontrano la libera
improvvisazione e l’elettroacustica.
Biagio Marino - chitarra, effetti
Zeno De Rossi - batteria
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𝗠𝗢𝗡𝗧𝗔𝗚𝗡𝗢𝗟𝗔 𝗥𝗘𝗣𝗨𝗕𝗟𝗜𝗖:
#MontagnolaRepublic è un festival democratico fondato sulla balotta.
Un luogo di piacere, di condivisione e di convivialità, dove attività culturali e divertimento si incontrano per dare vita ad un’estate indimenticabile. #VisitMontagnolaRepublic!
La rassegna degli eventi in Montagnola Republic è organizzata da Arci Bologna in collaborazione con Binario69 e inserita all’interno di #BolognaEstate, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna
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𝗜𝗡𝗙𝗢 𝗘 𝗣𝗥𝗘𝗡𝗢𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘:
🔔🔔🔔 I posti a sedere, nell'area concerti, sono al massimo 200, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid19.
🔔🔔🔔 ECCO COME PRENOTARE:
1️⃣ Compilando questo modulo online: https://forms.gle/4p5Q4CFVd8vvSRbMA
2️⃣ Presentandoti direttamente all'ingresso dall'arena concerti.
Vi aspettiamo!
(Si prega di arrivare almeno 15 minuti prima dell'inizio del concerto altrimenti la prenotazione non sarà più garantita)
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Arci Bologna | Binario69 | Osteria dell'Orsa | Radio Città Fujiko 103.1 fm | Comune di Bologna | Bologna Città della Musica UNESCO
#BolognaEstate #montagnolarepublic #visitmontagnolarepublic #ifeelbalotta #estate2021
𝗜 𝗗𝗜𝗦𝗖𝗢𝗥𝗦𝗜 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗠𝗢𝗡𝗧𝗔𝗚𝗡𝗢𝗟𝗔
Musica, parole e dialoghi sulla città.
GIOVEDÌ 17 GIUGNO, a partire dalle 20.30 fino a mezzanotte, daremo voce e musica a diverse generazioni di bolognesi: a chi come Eriano Guidetti ci è arrivato da bambino negli anni ’60, a chi l’ha lasciata, come suo figlio Bebo, dopo esserci nato e cresciuto fino al successo con la propria band (Lo Stato Sociale). A loro si aggiungono due cantautori arrivati a Bologna da fuori per studiare, come Federico Cimini e Micol Fontanella. Infine alle console si alterneranno la rapper bolognese Neko e la nostra consigliera Emily Clancy, da anni anche dj radiofonica.Un “open mic” sarà disponibile per chi vorrà intervenire dal pubblico per aggiungere il suo discorso ai dialoghi di chi lo precede.
Stay tuned!
Coalizione Civica
➡️ https://tinyurl.com/idee-primarie
Ne parlano Stefania Consigliere, Wu Ming 1 e Cristina Zavaroni.
Per assistere non è richiesta la prenotazione.
I libri
"Favole del reincanto. Molteplicità, immaginario, rivoluzione" di Stefania Consigliere (DeriveApprodi)Sogni, ninfe, demoni, fantasmi, miti, conversazioni con animali e montagne, insegnamenti impartiti da piante, efficacia simbolica: l’incanto è scomparso dalle nostre vite. Chi si azzarda a menzionarlo viola i più basilari canoni epistemologici che reggono il nostro mondo ed è subito squalificato come ignorante o folle. Suscita sospetto, però, che il tabù dell’incanto entri in azione proprio quando il processo storico della modernità comincia a produrre spettri e incubi su scala industriale: il mondo si popola di fantasmi e nessuno ne può più parlare.
Perfino il pensiero rivoluzionario si è conformato a questo precetto, abbandonando l’immaginario alla violenza del fascismo: un errore storico enorme, perché ha comportato la smobilitazione di intelligenza e sensibilità dal terreno più cruciale per qualsiasi forma di cambiamento.
Unendo archeologia della modernità, antropologia e yearning, questo libro analizza il nesso che lega disincanto e totalitarismo; osserva gli effetti rovinosi che esso ha prodotto sulla vita di umani e non umani; e tratteggia un modo altro di pensare la rivoluzione, la molteplicità e il rapporto con l’immaginario, il preindividuale e l’invisibile.
Un libro di antropologia, ecologia e filosofia, scritto come una fiaba. Un libro per tornare a meravigliarsi e scrollarsi di dosso la paura, nell’anno della paura globale.
"La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema" di Wu Ming 1 (Alegre)
Cos'è QAnon, o cos'è stato? Un movimento politico, un gioco in rete, una setta, una minaccia terroristica? È l'autunno 2017 quando sul forum 4chan, noto ritrovo di estrema destra, appare l'annuncio di un imminente arresto di Hillary Clinton. L'anonimo autore si spaccia per insider del governo federale e si firma, semplicemente, «Q». Q pubblica altri messaggi, intorno ai quali si forma una comunità. Presto «QAnon» diventa il nome di un fenomeno più vasto, un culto di massa che cresce sui social network e fa migliaia, milioni di proseliti negli Usa e in altri paesi. Chi si converte a QAnon scopre una tremenda verità: il mondo è controllato da una società segreta di satanisti pedofili e bevitori di sangue, la «Cabal». Hillary ne fa parte, e con lei George Soros e Tom Hanks. Ma c'è anche una buona novella: un eroe combatte i mostri e ha un piano infallibile. Quell'eroe è Donald Trump. Nel 2020 grazie all'emergenza pandemia QAnon si espande in modo tumultuoso e sembra avere un lungo avvenire, ma a novembre la sconfitta di Trump lo mette in crisi. Durante l'assalto al Campidoglio, il 6 gennaio 2021, sventolano bandiere e cartelli con la Q, e sembra una prova di forza, la scintilla che accenderà la guerra civile... Invece è un fuoco fatuo. Eppure qualcosa è cambiato. Comincia una nuova fase. La storia di QAnon era solo un prologo. Com'è stato possibile? Cosa ha permesso a QAnon di nascere e ingrandirsi? Quali bisogni ha intercettato? Da queste domande parte "La Q di Qomplotto", oggetto narrativo dallo stile ibrido e pulsante. Tenendo insieme reportage e dialogo filosofico, analisi critica e racconto onirico, autobiografia e pastiche letterario, Wu Ming 1 racconta la parabola di QAnon, sgombra il campo da concetti inutili o dannosi e riflette sul ruolo delle fantasie di complotto nelle nostre società. Soprattutto, sequenzia il genoma di QAnon, isolando nella sua narrazione leggende d'odio vecchie di secoli. Una storia di mutazioni e confluenze che a un certo punto coinvolse gli stessi Wu Ming, quando ancora non si chiamavano così ed erano intenti a scrivere un romanzo intitolato... "Q".
Autor*
Stefania Consigliere
È ricercatrice in antropologia presso il Dipartimento di Scienze Antropologiche dell'Università di Genova, dove insegna Antropologia dei sistemi di conoscenza e dove ha organizzato due edizioni del master di secondo livello in Etnomedicina ed etnopsichiatria.
Wu Ming 1 è membro del collettivo Wu Ming, con cui ha scritto svariati romanzi, tra i quali "Q", "54" e "L’Armata dei Sonnambuli". La sua penultima opera solista è "La macchina del vento" (Einaudi, 2019). Dirige per le edizioni Alegre la collana Quinto Tipo dedicata agli oggetti narrativi non identificati. Coi suoi compadres gestisce il blog Giap, www.wumingfoundation.com.
Cristina Zavaroni
Antropologa e Mediatrice Etnoclinica. È docente di “Antropologia per il contesto clinico multiculturale” alla Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute dell’Università di Torino e di “Antropologia Psicologica” alla scuola di specializzazione Sagara.
Pratica di hatha yoga tra corpo, respiro e presenza mentale.
Aperta a tutti.
Le lezioni sono confermate solo in caso di beltempo.
Occorre segnalare la propria presenza.
Per informazioni e iscrizioni: info@studioyogavidya.it
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