Eventi a Bologna Mercoledì 11 Aprile 2018

Trovati 5 eventi in programma

Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00

Komos - Il mio canto libero

Un concerto-spettacolo che parla e canta di libertà, un percorso di musica e narrazioni che condurrà il pubblico indietro nel tempo, ad analizzare il rapporto tra il regime fascista e l'omosessualità.
Da Mercoledì 11 Aprile 2018 ore 10.30 a Sabato 14 Aprile 2018 ore 17.30

Coincidenze Extra Urbane

COINCIDENZE EXTRAURBANE 11-12-13-14 APRILE 2018 Bologna- Camere D'Aria H 10.30- 17.30 Performance 14 Aprile 2018 h 14.00-17.30 Coincidenze Extraurbane è un azione performativa sul territorio bolognese concepita come una scrittura scenica che riunisce la ricerca fatta dai performer Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Francesco Russo e Natalia Vallebona in collaborazione con i musicisti Max Rocco e Umberto Vigliani e i partecipanti del workshop “Coincidenze” che si terrà dall’ 11 al 14 aprile 2018 a Camere d Aria, via guelfa 40, Bologna.
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00

L'importanza di chiamarsi Ernesto

The importance of being Ernest di Oscar Wilde Fu rappresentata per la prima volta a Londra il 14 febbraio 1895 ed è a tutt’oggi tra le commedie più rappresentate al mondo.
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00

Tutela del paesaggio e del suolo

Mercoledì 11 aprile alle 21:00 presso il Circolo Arci Brecht si terrà un incontro sulla tutela del paesaggio e del suolo, a livello nazionale e regionale, in cui interverranno:
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00

Il cielo in una stanza - Punta Corsara

“Il cielo in una stanza”, scritta da Gino Paoli e interpretata da Mina nel 1960, è la canzone di un amore che abbatte le pareti di una stanza, il racconto di una storia comune, nata in un luogo intimo, privato, come la propria casa. «Se quella che ‘non ha più pareti ma alberi infiniti’ è una stanza del 1960 – afferma la compagnia campana Punta Corsara – allora sarà parte di un edificio degli anni immediatamente precedenti, quelli anni ’50, magari a Napoli, in cui, proprio attraverso la costruzione e distruzione di case e parti di città, si avviava un processo di trasformazione sociale, secondo un piano regolare delle esistenze che guardava al futuro e irrimediabilmente stravolgeva le identità conosciute». Partendo da fonti diaristiche e fatti di cronaca, dall’emigrazione in Svizzera alla speculazione edilizia, viste secondo le logiche dell’evoluzione più che la cronologia degli eventi, lo spettacolo si struttura come una rivisitazione allucinata della classica commedia Eduardiana e comincia proprio da qui: «il cielo con il crollo – prosegue la compagnia – è entrato veramente nella stanza, che ora veramente ‘non ha più pareti’. E guardandoci dentro, incontriamo una comunità di personaggi che negli anni ’90 continua a vivere in questa architettura sbilenca, non riuscendo ad allontanarsi da quel che resta del palazzo».

OggiBO

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