Eventi a Bologna Mercoledì 11 Aprile 2018
Trovati 5 eventi in programma
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00
Komos - Il mio canto libero
Un concerto-spettacolo che parla e canta di libertà, un percorso di musica e narrazioni che condurrà il pubblico indietro nel tempo, ad analizzare il rapporto tra il regime fascista e l'omosessualità.
Un momento di riflessione per provare a capire quali furono le conseguenze sulla società e il diretto collegamento con il presente che viviamo.
Komos, il Coro Gay di Bologna, propone una serata dal forte valore evocativo: una mise-en-scène in cui il vario repertorio del coro (dalla lirica, ai brani originali, al pop) si accompagna a testimonianze dirette e fonti storiche.
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INFO: urp@teatridivita.it
INFO: 333.4666333
Da Mercoledì 11 Aprile 2018 ore 10.30 a Sabato 14 Aprile 2018 ore 17.30
Coincidenze Extra Urbane
COINCIDENZE EXTRAURBANE
11-12-13-14 APRILE 2018 Bologna- Camere D'Aria
H 10.30- 17.30
Performance 14 Aprile 2018 h 14.00-17.30
Coincidenze Extraurbane è un azione performativa sul territorio bolognese concepita come una scrittura scenica che riunisce la ricerca fatta dai performer Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Francesco Russo e Natalia Vallebona in collaborazione con i musicisti Max Rocco e Umberto Vigliani e i partecipanti del workshop “Coincidenze” che si terrà dall’ 11 al 14 aprile 2018 a Camere d Aria, via guelfa 40, Bologna.
Il workshop è aperto a danzatori performer cantanti, attori, circensi e appassionati dell’espressione artistica.
La performance avverrà il giorno 14 Aprile 2018 a bordo del treno regionale n. 34005 delle ore 14.35 che copre la tratta Bologna Centrale-Cervia, con un’ulteriore parte della performance a Cervia, accompagnati dalla Banda del B.U.C.O. Il ritorno su Bologna sarà previsto alle ore 19.21.
IL PROGETTO: Coincidenze Extraurbane è una ricerca volta ad investigare le “comunità temporanee” che viaggiatori, pendolari, studenti e lavoratori accidentalmente creano spostandosi con i mezzi pubblici. Il programma del Seminario partirà da un training fisico la mattina finalizzato alla creazione pomeridiana. La ricerca si articolerà intorno astrategie per trovare delle modalità di intervento sulle “comunità accidentali” che si creano durante i viaggi. La rottura del ritmo della monotonia, l’interazione indotta dall’azione, l’intrattenimento accidentale, la ridefinizione di spazi in convenzionali per atti performativi saranno alcuni delle tematiche intorno alle quali lavoreranno i performer.
PROGRAMMA DEL SEMINARIO : H 10.30 – 12.30: Classe di danza contemporanea/Training fisico H 12.30 – 13.30: Pausa pranzo H 13.30 – 17.30: Laboratorio Creativo/ Scrittura Scenica
COSTI DEL WORSHOP : 15 euro classe della mattina singola 40 euro (tre giorni di classe della mattina) 80 euro tutto il seminario 100 euro seminario con alloggio e uso cucina a Camere d’Aria.
I PORTATORI DEL PROGETTO : Nicolas Grimaldi Capitello: è un’artista di origine napoletana. Dopo aver lavorato con alcune compagnie di fame mondiale come Vim Vandekeybus- Ultima Vez, si concentra sulla propria ricerca performativa che esplora con progetti personali e seminari in Italia e all’estero (Peccati di Kore- Roma; Shaanxi Normal University- Xian-Cina; Nohow Bords- Città del Messico…)
Eleonora Greco: è un’artista di origine marchigiana. Si perfezione come attrice- danzatrice al Centro Universitario Teatrale Umbro lavorando poi per il Teatro Stabile dell’Umbria. Collabora come danzatrice per il Festival Cinematica e con altri progetti e artisti italiani.
Francesco Russo: è un artista di origine napoletana. Dopo una formazione all’A.I.D di Roma inizia a lavorare per diverse produzioni e progetti come: Napoli Teatro Festival, Ravello Festival, Interno5, Eddie Peake, Benedetto Sicca… Attualmente continua la sua ricerca intorno alla danza, la performance e il teatro fisico in Italia e all’estero.
Natalia Vallebona: è un’artista di origine genovese. Rientra da poco in Italia dopo dieci anni di ricerca fra Francia, Olanda e Belgio. Continua la sua ricerca con il suo collettivo Poetic Punkers (Premio Nuove realtà del Teatro 2017), collabora dal 2016 con la compagnia Balletto Civile e dal 2011 da seminari intensivi del suo lavoro in Micadanses e Studio Harmonic – Parigi; Codarts- Rotterdam; Project Talk- Ballet C de la B- Garage 29, Volksroom, Space Belgica, Artist in Common-Bruxelles…
LINK VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=CXxUKLXS548
https://www.instagram.com/p/Bc5NPRpn0VU/
COINCIDENZE extraurbane sarà l’iniziativa di apertura del LABORATORIO QUIèORA: un ciclo di incontri partecipativi promosso dal Comune di Cervia per coinvolgere la comunità nel formulare proposte di ri-definizione dei locali della stazione di Cervia-Milano Marittima.
Informazioni: cameredariainfo@gmail.com
339 6171306 Silvia
Iscrizioni entro il 30 marzo 2018
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00
L'importanza di chiamarsi Ernesto
The importance of being Ernest di Oscar Wilde Fu rappresentata per la prima volta a Londra il 14 febbraio 1895 ed è a tutt’oggi tra le commedie più rappresentate al mondo.
Oscar Wilde, irlandese di nascita, riscosse notevole successo a Londra negli ultimi decenni dell’Ottocento con il proprio repertorio di commedie imperniate sulla satira e sull’anticonformismo. Fu proprio Wilde a portare sulle scene inglesi il society drama (dramma sociale), già sperimentato in Europa da Henrik Ibsen, che metteva a nudo le contraddizioni del sistema di valori della borghesia ottocentesca. L’importanza di chiamarsi Ernesto (sottotitolo “commedia frivola per gente seria”) è una commedia scritta per il teatro, imperniata intorno alla critica della “rispettabile” società vittoriana che ruota su un gioco di parole. Infatti nella lingua inglese, il nome Ernest suona un po’ come “honest” ovvero onesto, coscienzioso, sincero, rispettabile. Infatti nell’originale in lingua inglese il titolo è The Importance of Being Earnest che suona contemporaneamente come “L’importanza di chiamarsi Ernest” e “L’importanza di essere coscienzioso/sincero”. i protagonisti sono due uomini borghesi, due dandy per l’esattezza, di nome Algernon Moncrieff e Jack Worthing, i quali si innamorano di due signorine di buona famiglia che fanno a gara per fidanzarsi con un uomo che porti tale nome. Ma nessuno dei due uomini che riescono a trovare, è veramente “Earnest” (onesto), né “Ernest. Questo espediente consente all’autore di deridere il perbenismo aristocratico, il concetto di famiglia nell’età Vittoriana, il sistema d’istruzione inglese e il rapporto tra il potere e le classi subalterne.
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00
Tutela del paesaggio e del suolo
Mercoledì 11 aprile alle 21:00 presso il Circolo Arci Brecht si terrà un incontro sulla tutela del paesaggio e del suolo, a livello nazionale e regionale, in cui interverranno:
Raffaele Donini, Assessore alla Programmazione territoriale dell'Emilia-Romagna;
Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente;
coordinerà l'evento Alessandra Bonoli, docente dell'Università di Bologna.
L'ingresso è gratuito, aperto a tutti gli interessati.
L'evento fa parte della rassegna "Ambiente: tutto ciò che c'è da sapere" promossa da Circolo Arci Brecht e Coop Alleanza 3.0.
Per raggiungerci:
Bus 27A fermata Corticella;
In auto uscita 6 della tangenziale.
Mercoledì 11 Aprile 2018 dalle 21.00 alle 23.00
Il cielo in una stanza - Punta Corsara
“Il cielo in una stanza”, scritta da Gino Paoli e interpretata da Mina nel 1960, è la canzone di un amore che abbatte le pareti di una stanza, il racconto di una storia comune, nata in un luogo intimo, privato, come la propria casa. «Se quella che ‘non ha più pareti ma alberi infiniti’ è una stanza del 1960 – afferma la compagnia campana Punta Corsara – allora sarà parte di un edificio degli anni immediatamente precedenti, quelli anni ’50, magari a Napoli, in cui, proprio attraverso la costruzione e distruzione di case e parti di città, si avviava un processo di trasformazione sociale, secondo un piano regolare delle esistenze che guardava al futuro e irrimediabilmente stravolgeva le identità conosciute». Partendo da fonti diaristiche e fatti di cronaca, dall’emigrazione in Svizzera alla speculazione edilizia, viste secondo le logiche dell’evoluzione più che la cronologia degli eventi, lo spettacolo si struttura come una rivisitazione allucinata della classica commedia Eduardiana e comincia proprio da qui: «il cielo con il crollo – prosegue la compagnia – è entrato veramente nella stanza, che ora veramente ‘non ha più pareti’. E guardandoci dentro, incontriamo una comunità di personaggi che negli anni ’90 continua a vivere in questa architettura sbilenca, non riuscendo ad allontanarsi da quel che resta del palazzo».
Francesca De Sanctis ha scritto su l’Unità: «Man mano che la commedia va avanti, emergono a galla i vari pezzi della nostra storia italiana, dall’emigrazione in Svizzera alle speculazioni edilizie, ma soprattutto quel senso di disorientamento che oggi sembra essere così vivo e presente».
di Armando Pirozzi e Emanuele Valenti
regia Emanuele Valenti
con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Sergio Longobardi, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella
produzione FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI, 369GRADI
PUNTA CORSARA
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