Da Venerdì 24 Gennaio 2020 ore 17.00 a Domenica 26 Gennaio 2020 ore 20.00
Figurabilia | piccolo festival dell'arte iconica
Il 24|25|26 gennaio 2020 Menomale ha il piacere di ospitare FIGURABILIA, prima edizione del piccolo festival dell'arte iconica
Al centro di questa edizione sarà la figura femminile, interpretata da 8 artiste italiane che esporranno e illustreranno il ruolo e il significato simbolico della donna attraverso l’arte figurativa.
Le artiste coinvolte sono:
ANTONELLA CINELLI, ROBERTA DALLARA, ERICA FUSCHINI, CRISTINA IOTTI, ILARIA MARGUTTI, ROBERTA SERENARI, VANIA ELETTRA TAM, ROBERTA UBALDI.
In programma anche workshop, incontri letterari e confronti tra artisti, intellettuali e pubblico.
Ideatrice e direttrice artistica del festival è Antonella Cinelli.
Ospite d’eccezione il critico d’arte Carlo Micheli.
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> Inaugurazione venerdì 24 gennaio 2020
ore 17.30 Menomale via de’ Pepoli 1/a – Bologna
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>>ORARI DI APERTURA<<
ven 17.30 | 22.00 – sab 16.00 | 24.00 – dom 15.00 | 20.00
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Una selezione di opere rimarrà in esposizione fino al 21 febbraio 2020 presso la Odeon Gallery, via Mascarella 3 – Bologna
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>>PROGRAMMA FIGURABILIA, talk, incontri e presentazioni<<
> Venerdì 24 Gennaio 2020
- Ore 17.30 - Inaugurazione FIGURABILIA
Saluti del presidente commissione scuola e cultura del comune di Bologna FEDERICA MAZZON
- A seguire CARLO MICHELI dialoga con le artiste (e con il pubblico)
- Ore 21.00 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Bertoldo e Bertoldino” con Giuseppe Palumbo e Franco Bacchelli. Una nuova edizione illustrata del classico di Giulio Cesare Croce
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> Sabato 25 gennaio
- ore 17.00 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“I fiori animati” con Antonio Castronuovo e Nicola Muschitiello. Fiori antropomorfi oppure donne dalle sembianze aggraziate e delicate vestite da fiore rappresentano la summa del talento creativo di Grandville, celeberrimo illustratore e caricaturista del secondo romanticismo francese.
- ore 18,30 - Ilaria Margutti Presenta il progetto Casermarcheologica “Architettura che genera comunità” Spazio per l’arte contemporanea.
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> Domenica 26 gennaio
- ore 16.00 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Ritratti di gente invisibile” con Rosy Sinicropi e Diego Pagani. Si parla tanto delle api, ma poco dei loro custodi. Storie di tredici apicoltori raccontate da fotografie e testi.
- ore 17.30 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Il piccolo libro delle nuvole” con Eléonore Grassi E Federica Rapini. Originale e difficile da classificare in un preciso genere letterario, questa pubblicazione piena di sorprese racconta il mondo di meraviglie che si trova appena sopra di noi.
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INFO:
Ufficio Stampa: Fluida Comunicazione
Barbara Mazzocco – barbara.mazzocco@fluidacomunicazione.it
Immagine di copertina
Roberta Serenari AXIS MUNDI 2017
olio su tela 130x100 cm
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8 DONNE 8 di Carlo Micheli:
FIGURABILIA va vissuta con la stessa febbricitante aspettativa di quando da bimbi attendevamo il circo, magari uno di quei circhi minori, autogestiti, dove il trapezista si occupa anche delle luci, ma dove per scelta si sono ritrovate attrazioni d’alto livello, desiderose di cambiare alcune regole dello spettacolo, dove otto artiste otto propongono numeri d’alta scuola, confrontandosi col pubblico e con gli addetti ai lavori per capire, per farsi capire, per capirsi. FIGURABILIA è un sassolino gettato nello stagno, ma ha enormi aspettative, perché coinvolgerà il “piano alto della testa” e di questo l’arte ha maggiormente bisogno, oggi più che mai. E il mio ruolo? Tenere a battesimo questo Festival nello spirito e nei panni del presentatore, appunto, di uno spettacolo circense, cui compete il riempimento delle pause tra un numero e l’altro, ma che è di fatto ben lieto di tagliar corto, consapevole che il pubblico è accorso per assistere ai virtuosismi delle magnifiche otto…
ANTONELLA CINELLI è l’ideatrice e curatrice di FIGURABILIA, “dea ex machina” del festival. La sua pittura, definibile come ritrattistica di “documentazione”, sta evolvendo tecnicamente verso una maggiore rapidità esecutiva, verso immagini meno definite ma più pregnanti in cui, complici i grandi formati, il soggetto è posto sotto una speciale lente di ingrandimento che, invece delle peculiarità fisiche, ne accentua l’interiorità e le doti morali.
ROBERTA DALLARA focalizza la propria attenzione su frammenti di interni disabitati, pervasi tuttavia dalla presenza di sé, palpabile, avvertibile. Indizi minimali disseminati lungo l’iter narrativo: una maglietta stesa ad asciugare sul balcone, il pizzo sul sedile della seggiola, lasciano intendere il gioco sottile dell’autrice. Proprio l’assenza conclamata della figura femminile ne evoca la presenza, abbattendo in tal modo il muro pretestuoso innalzato tra realismo e astrazione.
ERIVA FUSCHINI nelle sue “introspezioni pittoriche” propone ritratti di homeless, ricordandoci che il termine non sta ad indicare una categoria umana particolare, ma una condizione esistenziale: c’è chi è vittima dei propri eccessi, chi ha subito un dolore implacabile, ma anche chi ci osserva con commiserazione… Lo sguardo indagatore e (artaudianamente) crudele dell’artista, ben si associa al disegno del leopardo che, non casualmente, Erica ha intitolato “me”.
CRISTINA IOTTI conduce la propria ricerca sul piano di una semplicità apparente, realizzando con maestria vere e proprie icone di femminilità, incentrate su attributi esteriori (pizzi, fiori, abiti ricamati, mani dalle lunghe unghie curatissime). Ma si tratta di particolari, di parti del corpo, mentre il volto non compare mai, cosicchè la figura, irriconoscibile, diviene archetipo di una femminilità senza tempo, tutta delicatezza, eleganza, leggerezza.
ILARIA MARGUTTI ha scelto di cucire alla tela la propria passione, ricamando una interiorità che si palesa punto dopo punto, dando corpo al segno, talvolta al sogno. Questa “filografia” è di fatto una particolare liturgia realizzativa, totalizzante, che racchiude l’artista in una sorta di bozzolo atemporale, dove la ripetitività del gesto culla i pensieri, mettendone a nudo la personalità. Un filo color sanguigna per assicurarsi la fuga dal labirinto della banalità contemporanea.
ROBERTA SERENARI dotata di una tecnica non comune ha il grande merito di aver fatto confluire la propria arte verso dinamiche oniriche e surreali. Le sue bimbe sono inquiete e inquietanti come l’infanzia e le fiabe è giusto che siano, Alici che sfidano senza leziosità gli sguardi degli adulti. Immerse in stanze ridondanti di giocattoli ormai abbandonati, fanno a pezzi le suppellettili e le consuetudini del passato. Ribelli e disincantate, sanno abbandonarsi al sogno e alla creatività.
VANIA ELETTRA TAM proietta uno sguardo ironico sulla realtà, addentrandosi nei meandri dell’inconscio per evidenziare le situazioni paradossali cui non facciamo nemmeno più caso. I suoi quadri, in apparenza di facile lettura, nascondono un lavoro concettuale che spazia dalla pubblicità all’enigmistica, dalla cronaca alla storia dell’arte. Questa ricerca trasversale conferisce alle sue opere una cifra stilistica inconfondibile, caratterizzata da varie chiavi di lettura, sintetizzate nel gioco di parole conTAMinAZIONE.
ROBERTA UBALDI utilizza la ruggine come supporto e materia del proprio fare artistico. Ma la ruggine rappresenta pure quel sottile diaframma di luogo, di tempo e di spazio da cui gli interventi pittorici sembrano affrancarsi, riemergendo dall’oblio… oppure da cui vengono risucchiati per scomparire in una dimensione parallela. La drammaticità delle rappresentazioni pare accapigliarsi con le cromie calde e suadenti, ma da questo contrasto eracliteo nasce un equilibrio vincente.
Domenica 26 Gennaio 2020 dalle 15.00 alle 23.00
WHAT IF la riproducibilità tecnica nell'epoca dell'opera d'arte
𝐖𝐡𝐚𝐭 𝐢𝐟
𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐩𝐨𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚 𝐝’𝐚𝐫𝐭𝐞
ᴀ ᴄᴜʀᴀ ᴅɪ : 𝐄𝐥𝐞𝐨𝐧𝐨𝐫𝐚 𝐅𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐨𝐥𝐨
𝑷𝒓𝒆𝒎𝒆𝒔𝒔𝒂
Vitruvio Virtual Museum è un collettivo che negli ultimi cinque
anni ha progettato e realizzato numerose esperienze di realtà
virtuale immersiva in maniera indipendente o in collaborazione
con artisti o istituzioni.
Molte di queste esperienze sono state esposte nei musei d’arte
contemporanea o durante festival specifici.
La mostra proposta negli spazi di Vrums - Virtual Reality Art
Rooms vuole fare un punto della situazione sulle potenzialità e lo
sviluppo della realtà virtuale in campo artistico, cinematografico
e scientifico attraverso opere che riproducono realtà passate o
future o mondi e situazioni completamente immaginate.
𝑰𝒍 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒆𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐
𝓦𝓱𝓪𝓽 𝓲𝓯
Un’indagine artistica sulle emozioni basilari dell’uomo. A partire
dalla scrittura di un soggetto e una sceneggiatura originali
abbiamo ricostruito scenografie iperreali dominate dai quattro
elementi: aria, terra, fuoco, acqua.
Chi entra in What if vive un’esperienza virtuale immersiva
apparentemente libera. In realtà, per evitare la paralisi, è
necessario seguire la regia occulta e prestabilita che governa
l’esperienza, fare i conti con i propri ricordi e le proprie paure.
In What if niente è casuale e tutto segue una logica precisa.
Tutto. Escluse le emozioni.
L’esperienza sarà realizzata appositamente per Arte Fiera 2020.
𝓛𝓮𝓰𝓰𝓮𝓻𝓸: 𝓣𝓻𝓲𝓫𝓾𝓽𝓸 𝓪 𝓕𝓻𝓮𝓪𝓴 𝓐𝓷𝓽𝓸𝓷𝓲
Tributo a Freak Antoni, è – sin dal titolo – il tributo che Vitruvio
Virtual Museum ha dedicato a uno degli artisti italiani più
sovversivi e destabilizzanti della storia musicale del nostro paese.
L’esperienza di realtà virtuale immersiva, dialoga direttamente
con la scultura in marmo di Carrara realizzata dello scultore
Daniele Rossi che ritrae Freak Antoni all’interno di un sanitario
dotato di razzi.
Attraverso la realtà virtuale i razzi vengono attivati e il fruitore
dell’esperienza compie un viaggio su Bologna fra le note di
Ludovico Einaudi e i versi di Le onde leggero, delicata e
sorprendente poesia dello stesso Antoni.
L’esperienza è attualmente in mostra al Museo della Musica di
Bologna.
𝓢𝔂𝓷𝓪𝓹𝓼𝓮 𝓭𝓲 𝓔𝓷𝓻𝓲𝓬𝓸 𝓣. 𝓓𝓮 𝓟𝓪𝓻𝓲𝓼
Immergendosi in Synapse – un labirinto a struttura molecolare
progettato e popolato dall’artista Enrico T. De Paris e realizzato
da Vitruvio Virtual Museum – lo spettatore si fa parte attiva
dell’opera d’arte e diventa a sua volta opera nell’opera: si muove
liberamente fra le stanze, viene stimolato da piccoli oggetti
volanti, entra in contatto con diverse creature: simboli, emblemi,
metafore.
Indossare il visore e entrare in Synapse significa divenire artefici
del proprio percorso, autori della propria personale esperienza
artistica in quanto autori della propria personale esistenza:
soggetti attivi e al contempo passivi.
Una vita virtuale regolata da leggi del tutto reali.
L’opera è stata esposta alla Triennale di Milano all’interno della
mostra 999 - Una collezione di domande sull’abitare
contemporaneo.
𝓒𝓪𝓼𝓪 𝓭𝓸 𝓾𝓽 𝓭𝓸 𝓭𝓲 𝓐𝓵𝓮𝓼𝓼𝓪𝓷𝓭𝓻𝓸 𝓜𝓮𝓷𝓭𝓲𝓷𝓲
Realizzata per la Fondazione Amici di Isabella Seràgnoli, la casa
do ut do con stanze di Alberto Biagetti, Mario Cucinella,
Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni,
Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind,
Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio
Silvestrin, Nanda Vigo nel corso del 2016 è già stata esposta nei
più importanti musei italiani per l'arte contemporanea:
MADRE, MAST., MAMbo, Mart, MAXXl, Guggenheim
Venezia, pinacoteca di Bologna, reggia di Caserta, circolo dei
lettori di Torino.
𝓒𝓪𝓼𝓪 𝓜𝓪𝓵𝓪𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮
Il mare. I mattoni rossi. La vista sui faraglioni. La lunga
scalinata che conduce al tetto e alla mitica vela bianca dietro la
quale Brigitte Bardot prendeva il sole nel Disprezzo. Il salone
principale. Le ceramiche di Alberto Savinio.
Sono solo alcuni dei particolari che continuano a sedurre e
affascinare studiosi, architetti, artisti e appassionati di tutto il
mondo; sono solo alcuni dei particolari ricostruiti in 3D real
time da Vitruvio Virtual Museum in questo lavoro presentato
con grande successo alla Bologna Design Week 2015.
Uno studio filologico e una sfida tecnologica. Un’esperienza
virtuale immersiva che ha riaperto al pubblico la mitica casa di
Capri discussa e amata in tutto il mondo.