Martedì 10 Agosto 2021 dalle 21.00 alle 23.15
Notti Orfeoniche - Rassegna cinematografica
10 agosto – Barbarella
di Roger Vadim ( Francia-Italia/1968 ) 98’
La trama è incentrata sulla figura della bella eroina Barbarella, interpretata da una giovanissima Jane Fonda, e sulle sue numerose avventure, anche erotiche, ambientate in un lontano futuro, nel 40.000 d.C. Barbarella è una viaggiatrice dello spazio incaricata dal Primo Ministro della Terra di ritrovare lo scienziato Durand Durand, misteriosamente scomparso. Durante il compimento della missione, la protagonista avrà numerosi incontri con alcuni personaggi ai quali mostrerà la sua disinibita sessualità. Fra gli interpreti Ugo Tognazzi. Costumi di Paco Rabanne che con questo film lanciò la moda spaziale.
11 agosto – L’occhio che uccide
di Michael Powell ( UK/1960 ) 101’
Il film è il più importante tra quelli diretti da Powell ed è divenuto col tempo un thriller di culto. Mark Lewis è un operatore cinematografico, schivo e introverso, che sogna di diventare regista e che per arrotondare lo stipendio realizza foto osé per conto di un giornalaio. Suo padre, un noto biologo, si era dedicato allo studio del sistema nervoso e della sua evoluzione durante la crescita. In particolare era interessato alle reazioni alla paura nell'infanzia, e per i suoi studi ha utilizzato suo figlio come cavia, stimolandolo continuamente ad avere reazioni di paura e riprendendolo giorno e notte con una macchina da presa.
12 agosto – Appuntamento a Belleville
di Sylvain Chomet ( Francia – Belgio – Canada/2003 ) 78’
Il film ha trionfato a Cannes e ha avuto il massimo riconoscimento per il cinema d'animazione, vincendo il prestigioso festival di Annecy. Champion è un bambino orfano che ricorda i genitori scomparsi attraverso una fotografia che li ritrae in bicicletta, e da quella foto nasce l'unica cosa che gli dia gioia: pedalare. Quando Madame Souza, nonna e tutrice del bambino, scopre questa passione, gli regala un triciclo e diventa sua infaticabile allenatrice.
17 agosto – La corona di ferro
di Alessandro Blasetti (Italia/1941) 83’
Un kolossal fiabesco uscito nel periodo di massima forza del fascismo, venne premiato al festival di Venezia col premio Mussolini. Un cast di attori notevoli tra i quali un giovane Gino Cervi e la piacevole "intrusione" del campione di pugilato Primo Carnera. Blasetti realizza un'opera imponente per quel periodo, ma il connubio con il momento storico e politico del paese fece col tempo passare in secondo piano questa pellicola, finita troppo presto nel dimenticatoio. Nel cast anche gli attori Luisa Ferida (Tundra) e Osvaldo Valenti (Eriberto), che facevano coppia nella vita reale e uccisi dai partigiani dopo la fine della seconda guerra mondiale.
18 agosto – Zeder
di Pupi Avati ( Italia/1983) 95’
Alla fine dell'Ottocento Paolo Zeder elaborò la teoria dei terreni K, sparsi qua e là sul pianeta, dai quali i trapassati possono tornare tra i vivi. Succede nella necropoli etrusca di Spina, vicina a Comacchio. Stefano, Gabriele Lavia, indaga sul "ritorno" di un prete spretato. Seconda mystery story di Avati, dopo La casa delle finestre che ridono , gioca sul conflitto tra il tenebroso orrore del tema e la solare quotidianità dei paesaggi, sceglie bene le facce, conosce l'arte del suggerire, risolve l'intrigo con un abile colpo di scena.
19 agosto – Grazie per la cioccolata
di Claude Chabrol ( Francia – Svizzera/2000) 110’
A Losanna André Polonski, pianista di talento, e Mika Muller ( Isabelle Huppert), direttrice dell’azienda del cioccolato Muller, convolano a nozze per la seconda volta dopo un breve matrimonio di molti anni precedente. André si era in seguito risposato con Lisbeth, che gli ha dato un figlio, Guillaume. Ma il giorno dell’anniversario dei suoi dieci anni di matrimonio, Lisbeth e’ morta in un incidente di macchina. La giovane Jeanne Pollet, che si sta preparando per un concorso di pianoforte, viene casualmente a sapere di essere stata scambiata il giorno della nascita con Guillaume Polonski. Alla ricerca delle sue origini e di un mentore, Jeanne si introduce in una famiglia che non è la sua…
24 agosto – L’uomo del banco dei pegni
di Sidney Lumet ( USA/1964 ) 116’
Sol Nazerman ( Rod Steiger ) un ex professore universitario ebreo, sopravvissuto alla prigionia nel campo di concentramento di Auschwitz, gestisce un negozio di pegni a Harlem, utilizzato anche come copertura dalla malavita organizzata. L'uomo ha perduto la moglie e i due figli nella tragedia dell'Olocausto e dopo la guerra è emigrato negli Stati Uniti. Ogni giorno numerose persone indigenti, spesso clienti abituali, entrano nel suo negozio per impegnare quel poco che hanno, sempre trattati con freddezza e distaccata durezza da Nazerman che ha reagito ai traumi della guerra imponendosi un totale distacco dalle sofferenze del genere umano. Quando però Jesus Ortiz, giovane portoricano suo assistente, muore per difenderlo durante una rapina Nazerman ne rimane intensamente colpito.
25 agosto – Non si uccidono così anche i cavalli?
di Sydney Pollack ( USA/1969 ) 129’
Negli Stati Uniti durante la "grande depressione", seguita alla crisi del 1929, sono molto in voga le maratone di ballo, sfibranti gare che vedono povere coppie di disperati impegnate a danzare per giorni e giorni a caccia di un premio in dollari. A uno di questi crudeli spettacoli partecipa una ragazza, Gloria ( Jane Fonda) segnata dalla disperazione, per la quale vincere sembra davvero una questione vitale. Quando si rende conto che nemmeno la vittoria potrà cambiare la sua esistenza prende una decisione inaspettata.
26 agosto – Prima della pioggia
di Milčo Mančevski ( Macedonia/1994 ) 113’
Il film ha vinto il Leone d'Oro al Festival di Venezia ed ha ottenuto la candidatura all'Oscar come miglior film straniero.
Il regista ha ambientato tra la Macedonia e Londra tre storie : una specie d'amore doppiamente impossibile tra un giovane monaco cristiano votato al silenzio e una ragazza albanese musulmana; il dilemma sentimentale e morale della dirigente londinese d'una agenzia fotografica, vanificato da un'esplosione di violenza; il ritorno d'un fotoreporter nauseato dalle guerre nel suo villaggio in Macedonia.
31 agosto – Caro Michele
di Mario Monicelli ( Italia/1976 ) 115’
Il romanzo di Natalia Ginzburg del 1973, da cui il film è tratto, affronta il tema della disperazione giovanile dopo gli anni rivoluzionari del '68. Monicelli si concentra in particolare sul personaggio di Mara, la bravissima Mariangela Melato vincitrice per questa interpretazione di numerosi riconoscimenti, facendone una hippie piena di coraggio e aggressività, diversa dalla ragazza del romanzo. Michele, come nel libro, non compare mai.
1 settembre – La paura mangia l’anima
di Rainer Werner Fassbinder ( Germania/1973 ) 93’
Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 1974.
Emmi, una donna tedesca sulla sessantina che fa la donna delle pulizie, si innamora di Alì, un immigrato marocchino di vent’anni più giovane di lei. Dal primo incontro in un bar alla decisione di sposarsi, l’inusuale relazione fra l’anziana vedova e lo straniero scuote il microcosmo che circonda la coppia, provocando ostilità e tensioni. Girato a Monaco in sole due settimane con un budget molto limitato, La paura mangia l’anima è innanzitutto il racconto di due solitudini che Fassbinder non perde occasione di rappresentare, anche visivamente, attraverso precise scelte di regia.
2 settembre – Le Grand Bal
di Laetitia Carton ( Francia/2018 ) 95’ ,V/O sott. Italiano
Ogni estate a Gennetines, paesino dell'Alvernia, duemila persone arrivano da ogni parte del mondo per ballare, per sette giorni e otto notti di fila: è il Grand Bal de l'Europe, festival di danza popolare dove chiunque, giovani e anziani, francesi e non, si lanciano in polke e mazurke, quadriglie e gironde. Un fiume umano in movimento che la mattina riceve lezioni da esperti provenienti da tutta Europa (sì, anche l'Italia, con insegnanti di pizzica a taranta) intenti a mostrare loro i passi base delle danze tradizionali, e la sera balla fino allo sfinimento.
Al termine della proiezione il pubblico potrà danzare guidato dall'associazione Tessuti Sonori