Venerdì 1 Marzo 2019 dalle 18.30 alle 20.30
Perchè uno sciopero femminista del lavoro sociale?
In occasione della tre-giorni SapeResistente, le/gli opeatrici/ori sociali e le/gli educatrici/ori, insieme ad ADL Cobas Emilia Romagna e Saperi Naviganti, organizzano l' assemblea verso lo sciopero dal lavoro sociale nella giornata di mobilitazione transfemminista.
Con il contributo delle attiviste di Non Una Di Meno Bologna e la partecipazione delle/degli opeatrici/ori sociali che si stanno mobilitando a Milano, insieme a Non Una Di Meno - Milano, costruiamo una giornata di lotta e rivendicazione.
08.03.19 Sciopero Regionale Lavoratrici/ori del sociale!
Sciopero femminista globale: 8 Marzo a Bologna
L'8 marzo, per il terzo anno consecutivo, al grido di “Non Una di Meno”, sarà sciopero globale!
Lo sciopero femminista è la risposta a tutte le forme di violenza che sistematicamente colpiscono le vite delle donne in famiglia, sui posti di lavoro, per strada, negli ospedali, nelle scuole, dentro e fuori i confini.
Il movimento femminista globale ha risignificato lo sciopero e trasformato la lotta contro la violenza maschile nell'occasione per rivendicare la libertà di tutte e di tutti da qualsiasi forma di oppressione e sfruttamento.
Il lavoro sociale, in Italia, è uno dei settori più precari, svalutati, sottopagati e femminilizzati.
Negli ultimi anni si sono susseguite norme che hanno segnano profondamente le condizioni lavorative di decine di migliaia di educatrici ed educatori, di operatrici e operatori sociali con una chiara tendenza al peggioramento nei prossimi anni.
Basti pensare alla Legge "ex-Iori", del 2017, e al Decreto "Lorenzin", del 2018, due provvedimenti dagli effetti fortemente penalizzanti e divisivi per la categoria, che hanno imposto pesanti e ingiustificati oneri (anche economici) e limitazioni alle/agli addette/i dei settori socio-educativo e socio-sanitario. Per non parlare di un Contratto nazionale scaduto da sette (!) anni o dell'abuso di strumenti di “flessibilità” come la banca-ore o i contratti part-time ciclici.
A questi si aggiunge il D.L. Salvini del 2018, oggi Legge “Sicurezza e Immigrazione”, che interviene drasticamente sui servizi legati all'accoglienza, cancellando tutte le garanzie e le tutele che, anche attraverso esperienze positive e buone pratiche di coesione in alcuni territori, venivano pian piano consolidandosi. Le scelte politiche dell'attuale Governo – a dire il vero intensificando quelle dei precedenti piuttosto che in discontinuità con esse – colpiscono duramente quello che per chi opera nel lavoro sociale di accoglienza è un obiettivo praticato quotidianamente, ovvero la possibile e a lungo agognata normalizzazione del sistema di protezione ed accoglienza e il riconoscimento dei percorsi di reale integrazione ed inclusione delle/dei migranti sui territori. Le conseguenze, drammaticamente negative, sono facilmente immaginabili e già tangibili anche sul piano delle condizioni lavorative, professionali e occupazionali per le oltre 100 mila addette/i del settore.
In un contesto in cui il diverso – la donna, il migrante, il senzatetto, la rom – viene privato della propria libertà, sfruttato, additato come la causa di tutti i mali, risulta sempre più necessaria una visione femminista e intersezionale che si contrapponga alle pratiche machiste, sessiste e razziste trasversali. E in questo senso i campi in cui operano i/le lavoratori/trici del sociale rappresentano un terreno dove le dinamiche di oppressione lungo la linea del colore, del genere e della condizione sociale si esprimono con particolare intensità ed evidenza.
Il compito delle/degli operatrici/ori del sociale è infatti quello di costruire quotidianamente, insieme a quel diverso, città con meno luoghi dell'abbandono, territori in cui dovrebbe essere sempre meno incisivo l’isolamento e l’emarginazione, società con meno disuguaglianze, comunità inclusive ed accoglienti.
Dunque perché la scommessa di uno sciopero, per giunta femminista, di chi lavora nel sociale? Innanzitutto perché sentiamo il bisogno di percorsi di organizzazione e pratiche di attivazioni concrete e tutt'altro che rituali, certamente a difesa della del nostro lavoro, del suo valore e dignità.
Ma anche perché vogliamo riappropriarci di uno strumento di lotta per rivendicare un sistema di welfare capace di cogliere le istanze di emancipazione dei soggetti oppressi e valorizzare la cooperazione sociale dei territori. Vogliamo scuole, comunità educative, centri aggregativi, strutture di accoglienza non come presidi di mera assistenza e controllo sociale, dove il ruolo di educatrici e di operatrici sociali, nella gran parte dei casi precari-e, sia ridotto esclusivamente alla dimensione del mero accudimento o ancora peggio di controllo dei movimenti e delle presenze di chi dovrebbe invece essere accompagnato in un reale percorso verso l'autonomia e l'autodeterminazione.
Questo 8 marzo, per le lavoratrici e i lavoratori del sociale, è sciopero, come pratica di conflitto femminista, come strumento di lotta contro lo sfruttamento, contro la precarizzazione di un settore già fortemente penalizzato.
L'8 Marzo sarà sciopero, per tutte e tutti. Perché se le nostre vite non valgono noi scioperiamo!
Venerdì 1 Marzo 2019 dalle 14.30 alle 18.30
Real time operating systems
Vanue: School of Engineering (Room 2.9)
Time: March the 1st - 2.30 PM to 6.30 PM
Speaker: Jean Labrosse - Distinguished Engineer and Software Architect at Silicon Labs
A Real Time Operating Systems Software (RTOS) manages the time and resources of an embedded system.This class will start with a brief introduction of Silicon Labs and its relationship with Micrium. We will then dive into techicanl details about what is a bare-metal system and show how an RTOS can solve some of the problems associated with a bare-metal implementation.
We will the dive deeper and show how an RTOS works and what services it can provide to your embedded application. We will then look at highly useful tools that will help develops look inside their deeply embedded application and how those can be used to verify the proper operation of your application as well as help uncover subtle issues that you will most likely encounter when using an RTOS.
The class will include a few short demos and will conclude with some general recommendations when using an RTOS and offer references where you’ll be able to find additional information about RTOS.
Lecturer's bio
Jean Labrosse is a distinguished Engineer and software architect at Silicon Labs. Labrosse, an RTOS expert who founded Micrium in 1999, is a regular speaker and panelist at the Embedded Systems Conference in Boston Minneapolis and Silicon Valley, Embedded World and other industry conferences. He is the author of three definitive books and many blogs and articles on embedded design. Labrosse’s books have gotten in the hands of well over 500,000 readers over the years making it one of the most popular Embedded Systems book ever sold. He holds BSEE and MSEE degrees from the University of Sherbrooke, Quebec, Canada.