Met BO

MET è uno spazio in Via Gorki 6 (Bologna) per spettacoli teatrali, musica, mostre, residenze artistiche, video istallazioni, atelier, rassegne ibride che mescolano i linguaggi: un caleidoscopio di forme artistiche. MET è la casa di Cantieri Meticci. Il 3 febbraio, in via Gorki 6 (Bologna), alle 7 di sera, è atterrato il MET. Una creatura culturale di terzo tipo - così la chiama Pietro Floridia di Cantieri Meticci - venuta da lontano, venuta dal futuro, da quel futuro ormai presente in cui le istituzioni culturali fanno sempre più fatica a stare al passo coi cambiamenti, rapidissimi ed epocali, che le nostre società si trovano a vivere. È una storia di visioni e di passioni, quella del MET, che non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di partner importanti quali COOP Alleanza 3.0 e ARCI, e il supporto del Comune di Bologna. In uno spazio articolato sono ospitati una sala prove, residenze artistiche, atelier e laboratori di videomapping, tag-tool, fumetto, collages, narrazione, teatro in lingua, stop motion. C'è inoltre un bar, una sartoria, un palcoscenico e un TeAtrio da 90 posti. Cantieri Meticci, da sempre, intende la cultura come collante per congiungere gli eterogenei: cittadini e rifugiati, intellettuali e artigiani, artisti internazionali e ragazzi delle periferie. Non a caso, col progetto “Quartieri Teatrali”, ogni anno fa fare teatro a centinaia di persone delle più diverse provenienze, disseminate in decine di strutture di accoglienza, biblioteche, moschee, centri sociali, scuole, circoli ARCI, parrocchie... Ecco che allora condividere il grande atrio con il supermercato COOP, con la scuola di cucina Corsi e Percorsi dello Chef Michele Cocchi e con Legambiente risponde perfettamente all’idea tanto importante per Cantieri Meticci di coltivare i luoghi intermedi, gli spazi di confine e di passaggio. Nell’autunno del 2016, la rete costruita negli anni da Cantieri Meticci si è mobilitata per dare un contributo materiale all’allestimento dello spazio MET nell’ottica del riciclo e del riuso: così 100 cassoni - un tempo pieni di cipolle - sono diventati scaffali, palcoscenico, sedute per gli spettatori. Vecchie porte abbandonate vivono una seconda vita come pannelli espositivi, e antiche cassettiere da tipografo si fanno bar. E in tanti sono passati a dare una mano. Uno dopo l’altro sorgono tutti gli ambienti di questa creatura culturale programmaticamente eterogenea, nomadica (tutto è su ruota), metamorfica: oltre al teatrio, una collageria, dove bambini e adulti coopereranno con artisti di tutto il mondo per realizzare grandi collages collettivi da esporre in città. Un archivio PoPolifonico che pare il caveau di una banca ma è fatto invece di schedari tecnologicamente modificati per fare ascoltare il tesoro di storie che i cittadini vorranno depositarvi, e da cui poi la compagnia trarrà le drammaturgie degli spettacoli. Un RiStoryArte, ennesimo ambiente ibrido che, grazie a grandi tavoli che sono anche schermi interattivi, metterà in scena eventi che accostano ristorazione, narrazione e video arte… il tutto secondo l’idea di una mescolanza delle arti capace di generare mescolanza di persone, capaci, a loro volta, proprio perché diversissime tra loro, di generare il nuovo: questa la sfida del MET, Meticceria Extrartistica Trasversale, e del suo gioioso, variegato equipaggio, felice di atterrare nell’altrettanto meravigliosamente variegato quartiere Navile, orgoglioso finalmente di poter rispondere: MET, navicella spaziale? No, MET, spazio al Navile!

Info

Teatro di performance d'arte
Via Massimo Gorki 6
40100 - Bologna
segreteria@cantierimeticci.it
+393297112741
Met BO
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