Eventi a Bologna Oggi
Trovati 5 eventi in programma
Da Oggi ore 11.00 a Domenica ore 23.59
Parco della Montagnola
BOLOGNA BUSKERS FESTIVAL @ Parco della Montagnola
Dopo il successo della prima edizione, arriva anche quest'anno a Bologna, nel Parco della Montagnola, 𝐁𝐎𝐋𝐎𝐆𝐍𝐀 𝐁𝐔𝐒𝐊𝐄𝐑𝐒 𝐅𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀𝐋: cinque giorni di arte, giocoleria, musica, laboratori per bambini, food & drink!
📍 Dal 24 al 28 aprile al Parco della Montagnola
📌 Ingresso Gratuito
🎵 Concerti & Dj set
🤹♀️ Artisti di strada
🎭 Kids Lab
🔥 Food truck a cura di Feed'n'Food Eventi
🍻 Drinks & Craft Beer
𝐁𝐎𝐋𝐎𝐆𝐍𝐀 𝐁𝐔𝐒𝐊𝐄𝐑𝐒 𝐅𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀𝐋 torna anche nel 2024 con una seconda edizione esplosiva, dopo il grande successo dello scorso anno.
Un programma di cinque giorni che animerà il Parco della Montagnola con artisti di ogni tipo, dalla giocoleria alla musica dal vivo, per farti vivere un'esperienza a 360°!
Il festival è rivolto a tutti, grandi e piccoli: abbiamo pensato a un evento unico in cui arte e pubblico si uniscono per un'esperienza carica e coinvolgente. 🤸♀️
💥 Programma in arrivo, #staytuned
💡𝐁𝐎𝐋𝐎𝐆𝐍𝐀 𝐁𝐔𝐒𝐊𝐄𝐑𝐒 𝐅𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀𝐋 è presentato da Millenium & Arcadia, in collaborazione con Arci Bologna, Montagnola Bologna, Feed'n'Food Eventi, #bOOmeventi
Via Centotrecento, 3A, Bologna, Emilia-Romagna
Inaugurazione Mostra Achille, la porta, il gatto
🐈Achille, la porta, il gatto
🎨 ‼️INAUGURAZIONE MOSTRA 24/04/2024
La pittura è un gioco bellissimo, allegro, triste, intricato come un labirinto, ricco di sorprese e come tutti i giochi ti lascia nell’incertezza fino alla fine…
Le parole e i quadri di Rosanna Nicoletti sono un invito al gioco fantasmagorico della creazione, un invito a cimentarsi con i segni e con i colori del mondo ✨
⭐️ Per quanto tempo è per sempre? A volte, solo un secondo 🕰️
Vi aspettiamo numerosi ✨
🏷️ Ingresso libero
Le traduzioni di In den Wohnungen des Todes di Nelly Sachs
Anna Ruchat
all’interno del corso Principi di teoria della traduzione
Da Oggi ore 16.00 a Martedì ore 15.00
Viaggiare in Europa per un mese
Associazione La Casa del Faro “Non riesco a pensare a nessun altro edificio costruito dall’uomo così altruista come un faro. Sono stati costruiti solo per servire”George Bernard Shaw Un faro non è interessato a sapere chi riceve la sua luce! Gli basta darla senza pensarci! Dare luce è la su...
Aula Serra Zanetti - Via Zamboni, 32 - Bologna
Nel silenzio di Vienna: la poetessa ebrea-polacca Tamar Radzyner e la poesia tedesca nel dopoguerra
Nell’ambito del VIII CICLO DI SEMINARI 2024 del Progetto IDA (Immagini e Deformazioni dell’Altro) promosso dal Centro di Ricerca FIMIM (Filologia e Medievistica Indo-Mediterranea) e dai Dipartimenti di Lingue Letterature e Culture moderne (LILEC) e di Storia Culture e Civiltà (DISCI), il 24 aprile 2024, h. 13.30, avrà luogo un seminario della Dr. Giulia Fanetti, dal titolo:
Nel silenzio di Vienna: la poetessa ebrea-polacca Tamar Radzyner
e la poesia tedesca nel dopoguerra austriaco
Tamar Radzyner nasce nel 1927 in Polonia e, dopo aver lottato sul fronte antifascista nel ghetto in cui era stata trasferita perché ebrea, vive l’esperienza abominevole di tre lager nazisti, l’ultimo all’età di 16 anni. È dunque un’adolescente la cui gioventù viene strappata, insieme alla dignità, alle radici, ai cari. Ciò che le rimane è se stessa e il suo legame con le parole, che nel tempo alimenteranno diverse forme di poesia. A seguito delle campagne antisemite della nuova Polonia comunista, Tamar si trasferisce con marito e figlie a Vienna. La vita viennese non è un sollievo: non si tratta di un luogo innocente. Vienna e l’Austria del dopoguerra vogliono dimenticare ciò che è accaduto, stanno cercando di rialzarsi e di mostrarsi come uno Stato moderno, disposto a ricominciare: il problema è dimenticare, rimuovere. Questo postulato culturale, in modo trasversale alla società austriaca, si trasforma fin da subito in negazione, vittimismo, mancata presa di coscienza delle proprie responsabilità. In questo silenzio assurdo, Tamar convive con mostri e demoni provenienti dal passato, la cui presenza è stimolata dal continuo contatto con la lingua tedesca, la lingua degli aguzzini. Nonostante l’aspetto taciturno e sommesso che questa signora di mezza età mostra all’esterno, l’anima di combattente di questa donna dalle speranze frustrate non si è mai realmente estinta: in questo contesto di diniego, rimozione ed esclusione, nel silenzio della propria penna, Tamar, dopo le prime poesie scritte nella lingua madre, decide di appropriarsi del tedesco.
L’evento è organizzato dal Professor Michael Dallapiazza nell’ambito del corso di Letteratura Tedesca, in aula Serra Zanetti, Piano terzo, Edificio in Bo, via Zamboni 32
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