Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 20.30 alle 23.30
Seun Kuti & Egypt80 live at Locomotiv [SOLD OUT]
Express Festival presenta:
Seun Anikulapo Kuti & Egypt80
28 novembre | LOCOMOTIV CLUB Bologna | Bologna
🔒 Ingresso riservato unicamente ai soci AICS 2019-2020
📌 Ingresso 20€ + d.d.p.
🔗 Prevendite disponibili sui circuiti:
🎫 TicketOne: solo punti vendita!
🎫 Boxer: http://www.boxerticket.it/seun-kuti-egypt-80/
//////////////////////////////////////
🕤 ORARI UFFICIALI 🕤
▶️ Apertura porte: 20.30
▶️ Inizio live: 21.30
//////////////////////////////////////
L'eredità del fondatore dell'afro-beat, Fela Kuti, rivive nella musica di suo figlio Seun che presenterà dal vivo il disco della maturità 'Black Times' che comprende anche un feat. con Carlos Santana nella titletrack. Rigorosamente accompagnato dalla band di suo padre, gli Egypt80.
Non solo un concerto ma una vera e propria esperienza da vivere.
Seun Kuti è figlio di uno degli artisti più influenti del XX secolo, Fela Kuti, “The Black President”, rivoluzionario, musicista e attivista nigeriano, inventore dell’Afrobeat. Con lui, la storica formazione degli Egypt 80 – “la più infernale macchina ritmica dell’Africa tropicale” -, nome che Fela dette agli Africa 70 nel 1977, rifacendosi all’antica civiltà egizia. Come il padre, Seun lotta con la musica per l’affermazione del proprio popolo. Fela Anikalapo Kuti è ora un’icona dell’Africa combattente che ritiene di potercela fare con le proprie forze e la propria cultura, contro l’ingiustizia, la corruzione, l’arroganza del potere. E’ questa la sensazione trasmessa dalla musica di Seun, da sonorità che tengono conto della storia dell’ultima black music. “Voglio fare l’afrobeat per la mia generazione – commenta l’artista – invece che ‘alzati e combatti’, il messaggio deve diventare: alzati e pensa”. Sassofonista e cantante, Kuti cita fra i propri ispiratori Miles Davis, il musicista e poeta afro-americano Gill Scott Heron, i rapper Timbaland e Dr Dree, pur restando fedele allo spirito del padre. Nel proprio lavoro tiene conto della storia della black music degli ultimi anni, introducendo le inflessioni del rap e del new soul nel fragore della ‘locomotica’ dell’afrobeat. Oltre alla musica, ciò che colpisce sono i testi delle canzoni, come se il discorso sviluppato da Fela non si fosse interrotto. “Ogni africano ha problemi: il problema della casa, problemi per strada, problemi di lavoro, problemi nella scuola, problemi etnici, problemi con i governi”. D’altra parte, quando il padre morì, Seun a soli 15 anni, di fronte a una folla di migliaia di nigeriani vestiti di bianco, prese in mano il microfono e fece il suo discorso: “Ora voglio dirvi una cosa. Fela non è morto, egli vivrà per sempre in Africa. Egli vivrà negli africani. Vivrà nel cuore della gente nera, in coloro che pensano che essere neri è bello, che essere neri è grandioso. Lui voleva che i nigeriani esercitassero il governo di questo paese, perché sono loro ad averne il diritto, non altri”.
In un epoca in cui l’afrobeat viene sempre più riscoperto e citato in molteplici ambiti musicali moderni, dall’hip hop alla techno ed a tutta la tropical music, Seun Kuti & Egypt 80 rappresentano l’autentica radice originale, ma rinvigorita dalla giovane energia e da una notevole apertura a collaborazioni e contaminazioni artistiche
||| EXPRESS FESTIVAL |||
Express è un festival nato nel 2007 in contemporanea con l'apertura del Locomotiv. L'obiettivo del festival è selezionare in una rassegna annuale una serie concerti dall’alto profilo qualitativo e dal respiro internazionale.
Giunto alla dodicesima edizione, la rassegna 2019 si svilupperà in quattro appuntamenti:
giovedì 28.11 SEUN KUTI & EGYPT 80, sabato 30.11 C'MON TIGRE, martedì 3.12 GRANDMASTER FLASH e in ultima venerdì 6.12 ALFAMIST
Express ha in precedenza ospitato (in varie locations a Bologna): Savages, Bombino, Sunn O ))) , Jamie Lidell, FourTet, Caribou, Anna Calvi, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, These New Puritans, Wild Beasts, James Blake, Bombino, Omar Souleyman, Mulatu Astatke, Tortoise, Psychic Tv, Women, Tycho, Coldcut, Carla Dal Forno, Lamb, !!! (Chk Chk Chk), Mudhoney, 2manydjs, Arto Lindsay, Lali Puna e Liars.
_______________________________________________
Locomotiv Club
Via Sebastiano Serlio 25/2, 40128 Bologna
www.locomotivclub.it
instagram:
@expressfestival
@locomotivclub
________________________________________________
Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it o al 3480833345
Da Mercoledì 27 Novembre 2019 ore 10.00 a Domenica 1 Dicembre 2019 ore 21.00
L'Appennino scende in Piazza
Mercato di Prodotti di Montagna
Da Giovedì 28 Novembre 2019 ore 17.00 a Sabato 30 Novembre 2019 ore 01.00
DecolonisingTheAcademy
📢 Di fronte al massiccio ritorno, su scala nazionale, europea ed infine globale, di un nazionalismo dai tratti razzisti, abbiamo sentito la necessità di interrogarci collettivamente sul ruolo che le istituzioni universitarie ed accademiche possono avere in questa fase politica.
👉🏿 Riteniamo che le politiche e i sentimenti razzisti rivolti oggi contro i migranti e le migranti abbiano radici lontane, e sistematicamente rimosse dal dibattito pubblico, nella storia europea.
🙅🏾♀ L'idea di una subalternità e di un'inferiorità dei popoli che abitano nei territori da cui oggi partono le migrazioni è emersa in contemporanea con le politiche coloniali europee, e riteniamo che alcuni di questi rapporti di potere ancora influenzino gli eventi a cui stiamo assistendo in questi anni. Il nostro obiettivo è ragionare sul modo in cui questi schemi sono tuttora presenti nelle nostre università.
📚 L'università riproduce al proprio interno le disuguaglianze: lo osserviamo nel modo in cui nell'accademia italiana il punto di vista dei soggetti non occidentali è tenuto ai margini e i migranti e le migranti affrontano ostacoli crescenti nell’accesso agli studi e alla ricerca.
✊🏿 Siamo studentesse e studenti convinti che decolonizzare l’università significhi che i saperi elaborati al suo interno debbano porsi come obiettivo la trasformazione della società, decentrando lo sguardo e la posizione da cui siamo abituati e abituate a interpretarla, per migliorare le condizioni di vita di tutte e tutti.
📌 Giovedì 28 e venerdì 29 novembre saranno due giornate ricche di incontri e dibattiti in cui discutere e confrontarci collettivamente su questi temi: di seguito il programma dettagliato delle due giornate.
#DecolonisingTheAcademy
_____________________________________________________
▶ 28 NOVEMBRE
👉🏿 h. 18:00: "L'impronta del colonialismo italiano: tra ombre e rimossi" con Fulvio Cammarano, Paolo Capuzzo e Karin Pallaver.
L’incontro si pone l’obiettivo di analizzare il rimosso coloniale italiano tanto in riferimento al periodo del Risorgimento quanto al ventennio fascista, e dunque di indagare quali siano le conseguenze, oggi, di tale rimozione. Questo significa ripercorrere storicamente, nonché attraverso una prospettiva politico-economica, le vicende coloniali italiane, dalla Libia a quella che a suo tempo venne chiamata “Africa rientale Italiana”, collegando tali pratiche imperialiste al fenomeno dell’irredentismo (e quindi al mito della “vittoria mutilata”), sorta di laboratorio politico per il fascismo, che portò avanti in nome di quel mito narrazioni e azioni estremamente violente, le quali vennero poi riproposte successivamente anche nelle colonie africane, in maniera decisamente più sanguinaria e spietata.
👉🏿 h. 20:00: "La Resistenza «italiana»: multietnica, creola, internazionalista e migrante": presentazione multimediale con Wu Ming 1.
La Resistenza «italiana» non è un’epopea solo nazionale e nemmeno solo bianca. Nella nostra guerra di liberazione combatterono partigiani di oltre cinquanta nazionalità e da ogni continente. La Resistenza al fascismo italiano cominciò nelle colonie d’oltremare e vi presero parte anche italiani. La Resistenza italiana
si ispirò a quella jugoslava e in «Venezia Giulia» cominciò ben prima dell’8 Settembre. Partigiani italiani combatterono in Jugoslavia, Albania, Grecia, Francia, Belgio… Cosa ci ha impedito, per tutti questi anni, di vedere la Resistenza «italiana» come una guerra internazionalista, anticoloniale e senza confini? Come una
guerra meticcia?
📷 h. 21:00: Aperitivo sociale e presentazione della mostra "Five Degrees - How climate change is influencing India's farmers suicides" con Federico Borella.
Il progetto tratta il delicato tema dei suicidi tra gli agricoltori dovuti alla siccità nello stato del Tamil Nadu, nel sud dell’India, e si basa su uno studio dell’Università di Berkeley, che mette in relazione il cambiamento climatico con l’aumento dei suicidi tra i lavoratori dei campi agricoli indiani.
Federico Borella è un fotogiornalista freelance premiato come fotografo dell'anno al Sony Awards 2019. Pubblicato a livello internazionale, Federico ha più di 10 anni di esperienza come fotografo di notizie e reportage, lavorando sia per riviste che per agenzie e per pubblicazioni nazionali ed estere, tra cui Newsweek, Time Magazine, CNN, Stern, Days Japan, XL Semanal, National Geographic USA, NZZ, Alpha Magazine, Magazinet Norvegia, Aftenposten, Dagens Nyether.
🏁 h. 22:00: Dj Set SKA!
_____________________________________________________
▶ 29 NOVEMBRE
👉🏿 h. 18:00: "Femminismo decoloniale: critica, solidarietà, conflitti"
con Marie Moïse e Renata Pepicelli, modera Marta Boulanger.
Il tentativo di neutralizzare ogni conflitto di genere, razza e classe è una delle armi principali a disposizione del capitalismo oggi: rispetto alla più aperta repressione, la scelta di tentare di addomesticare istanze femministe e di indebolirne il portato rivendicativo è più subdola, ma non meno pericolosa. Abbiamo assistito infatti in tutta Europa alla messa in campo di una precisa strategia politica da parte delle frange più radicali delle destre, ma anche da parte della sinistra neoliberale. Una strategia che fa un uso strumentale delle battaglie dei femminismi e silenzia ogni conflitto, rendendo oggetti passivi della retorica securitaria le donne e prendendo parola al loro posto. Il risultato di questo processo è una narrazione tossica intrisa di razzismo, che contrappone il maschio bianco liberatore all'immigrato che stupra e opprime. In questa creazione hanno avuto un ruolo fondamentale i saperi dell'accademia, in cui solo di recente, grazie alla scomoda entrata in scena di alcune voci fuori dal coro, alcuni stereotipi e concetti profondamente razzisti sono stati messi in discussione. Attraverso un'analisi serrata e un approccio radicalmente antirazzista, anticapitalista e femminista ripercorreremo alcuni filoni fondamentali della storia del femminismo decoloniale e cercheremo di trovare delle linee guida per trasformare la riflessione in reale cambiamento di tutta la società: in che modo un'interconnessione delle lotte può essere strumento di liberazione? Perché smascherare l'oppressione congiunta di patriarcato, razzismo e capitalismo può essere il primo passo per una reale presa di posizione contro l'ordine costituito?
👉🏿 h. 20:00: "Un mondo senza frontiere: migrazioni, razzismo e confini europei" con Gabriele Proglio, Sandro Mezzadra e Maurizio Ricciardi.
L'incontro vuole analizzare il nesso esistente tra le politiche migratorie europee e la struttura sociale ed economica del continente europeo e, nello specifico, della penisola italiana. Nel corso degli ultimi anni, l'attuale regime dei confini europei è diventato la maggiore espressione di ciò che più voci hanno definito
"necropolitica", una forma di politica direttamente responsabile della morte di migliaia di esseri umani. Ma ad essere minacciata non è solamente l'esistenza fisica delle donne e degli uomini che partono alla volta dell'Europa. Il radicale smantellamento dei sistemi di accoglienza e le crescenti restrizioni al riconoscimento di permessi di soggiorno e richieste di asilo e di protezione hanno aumentato la subalternità delle soggettività migranti, esponendoli a gradi maggiori di ricattabilità e sfruttamento sul lavoro. Qual è quindi la
strategia complessiva che ha ispirato le politiche migratorie, italiane ed europee, in questi anni? Allo stesso tempo, i confini europei sono stati al centro di un dibattito e di una rappresentazione mediatica
estremamente polarizzati, che contrappone da un lato il Ministero degli Interni e dall'altro gli interventi umanitari che hanno luogo nel Mediterraneo, rimuovendo troppo spesso le biografie, il protagonismo e le pratiche di queste donne e di questi uomini nello sfidare le frontiere che vorrebbero ostacolare la loro libertà di movimento. Com'è possibile costruire una narrazione efficace partendo da questi elementi, e tradurla in pratiche di solidarietà nei territori e nelle città?
🎙 h. 22:00: Concerto live del Laboratorio Sociale Afrobeat.
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 21.30 alle 01.00
Cecco e Cipo live at Covo Club // Bologna // opening act: Ciulla
Black Candy Produzioni e Covo Club presentano:
Cecco e Cipo (ITA - Black Candy) in concerto
Giovedì 28 novembre 2019 torna al Covo Club di Bologna l'appuntamento con Cecco e Cipo in concerto, questa volta "più che straordinari"!
Opening act: ciulla
CECCO E CIPO • Più che straordinario • LIVE
Cecco e Cipo, alias Simone Ceccanti e Fabio Cipollini, entrambi di Vinci, classe ’92, muovono i primi passi nella scena musicale da giovanissimi, tra recite natalizie e circoli ARCI. “Roba da Maiali”, pubblicato nel dicembre 2011, e "Lo Gnomo e lo Gnu", pubblicato nel giugno 2014, sono i loro primi due album su etichetta Labella, prima di X Factor.
Nel settembre 2014 si esibiscono infatti alle audizioni di X-Factor con “Vacca Boia”, conquistando giudici e pubblico e vengono definiti dalla stampa come i veri protagonisti di X Factor 8.
Con l'esibizione a #XFactor diventano trending topic su Twitter, entrano in classifica F.I.M.I., nella Top Ten iTunes e nelle playlist Viral 50 di Spotify, mentre il video dell’audizione su YouTube raggiungerà 5 milioni di visualizzazioni.
Con il successivo #VaccaBoia Tour arrivano a contare cento date in un anno e il M.E.I. di Faenza assegna loro un premio speciale come band live più attiva dell’anno. Nel marzo 2016 esce “Flop” (Labella), terzo album in studio, e riprendono l'attività live che in due anni conta altre 100 date, toccando tutte le città e i club più importanti d’italia. Il concerto finale del tour viene registrato ed esce il 25 dicembre 2018 su tutte le piattaforme digitali con l'album “Cecco e Cipo live @ Combo”.
Dopo un anno di pausa da palchi e interviste, il duo torna sulle scene a fine 2018 con il singolo “Tutto il bello che c’è”, seguito dal singolo "Decidi tu", anticipazioni dell'album “Straordinario”, uscito il 15 marzo 2019 per BlackCandy Records / Warner Chappell.
● ● ●
Ascolta “Tutto il bello che c’è” > https://youtu.be/VQ1nrCl8P18
Ascolta “Decidi tu” > https://youtu.be/-z0C5RopJY0
Ascolta “Mi sento una betulla in piena estate insieme a te” > https://youtu.be/oCNGwsWmyNg
● ● ●
PREZZI
concerto: 8€ (+3€ tessera Hovoc 18/19)
● ● ●
PREVENDITE
Online: http://www.boxerticket.it/cecco-e-cipo/
Inoltre troverai le prevendite al Covo, nelle sere d'apertura.
● ● ●
ORARI
Apertura ore 21:30.
I concerti finiranno entro le 00:15.
● ● ●
Associazione Cult. HOVOC e INFO TESSERAMENTO
L'ingresso è riservato ai soci tesserati HOVOC 19/20.
La tessera ha validità per tutta la stagione 2019/2020 ed ha un costo di 3€.
● ● ●
COME RAGGIUNGERCI
http://covoclub.it/bo/dove-siamo/
● ● ●
Covo Club
Viale Zagabria, 1, 40127 Bologna
www.covoclub.it
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 11.00 alle 20.00
Mostra di Fernando Botero
La stagione autunnale si preannuncia emozionante per i visitatori di Palazzo Pallavicini: le suggestive sale della splendida struttura storica bolognese, in Via San Felice 24 a pochi passi dalle Due Torri e da Piazza Maggiore, ospiteranno dal 12 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020 un’importante esposizione dedicata all’artista colombiano FERNANDO BOTERO 👨🏼🎨
La mostra, promossa dal Gruppo Pallavicini S.r.l composto da Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci e curata da Francesca Bogliolo in collaborazione con l’Artista.
📌 Palazzo Pallavicini, Via S. Felice, 24
📅 Dal 12 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020
🕚 Dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 20.00
✅ BIGLIETTERIA ONLINE
• bit.ly/ticket-botero
LA MOSTRA 🎨
Il corpus della mostra è costituito da 50 opere uniche mai viste prima nel capoluogo emiliano, comprendenti una serie di disegni realizzati a tecnica mista e un pregiato insieme di acquerelli a colori su tela. L’esposizione, articolata in sette sezioni, rispetta i temi cari all’artista e pone la sua attenzione all’occhio poetico che questi è capace di posare sul mondo, regalando una bellezza fatta di volumi abbondanti, colori avvolgenti e iconografie originali. Un visionario inno all’esistenza che approfondisce il disegno inteso come fondamento della forma, primario e imprescindibile strumento di bellezza.
Tra i soggetti selezionati compaiono personaggi legati alla tauromachia e al circo, silenti ed equilibrate nature morte, delicati nudi, personalità religiose, individui colti nella propria quotidianità: una rassegna visiva che tiene conto dell’intensa ricerca visiva di Botero, tesa all’affermazione del suo caratteristico linguaggio.
Tra le opere esposte si nascondono i segreti della vita, celati sotto presenze dai volumi corpulenti, persone o oggetti in attesa di un movimento casuale o volontario. In perfetto equilibrio tra ironia e nostalgia, atmosfere oniriche e realtà fiabesca, classicità italiana e cultura sudamericana, l’arte di Botero risulta creatrice e portatrice di uno stile figurativo e personale, capace senza indugio anche in questa occasione di coinvolgere e affascinare chi guarda.
Libertà creativa e monumentalità rappresentano il fil rouge dell’esposizione, il cui allestimento è stato progettato con l’Accademia di Belle Arti di Bologna diretta dal Prof. Enrico Fornaroli e realizzato in collaborazione con il Biennio specialistico in Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali grazie al Prof. Enrico Aceti, alla Prof.ssa Rosanna Fioravanti, al Prof. Michele Chiari e al Dott. Erasmo Masetti insieme agli studenti Alessandro Barbera, Larissa Candido Bergamaschi, Cecilia Giovine, Ester Grigoli, Sarah Menichini, Bianca Piacentini, Rossella Pisani, Elena Romagnani e Tatiana Sànchez Sandoval.
⬇️ INFORMAZIONI UTILI
✅ BIGLIETTERIA ONLINE
• bit.ly/ticket-botero
📌 LUOGO
• Palazzo Pallavicini, via S.Felice n.24, 40122, Bologna
🕚 DATE E ORARI DI APERTURA
Dal 12 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020
• dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 20.00
• Chiuso il lunedì, martedì e mercoledì.
• la biglietteria chiude 1h prima (ore 19.00 ultimo ingresso)
🕚 APERTURE STRAORDINARIE dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso):
• 1 e 2 novembre 2019
• 8,23,26,30 dicembre 2019
• 31 dicembre 2019 (dalle 11.00 fino alle 17.00)
• 1,6,7,8 gennaio 2020
Chiusure programmate tutta la giornata
• 17 e 18 ottobre 2019
• 24 e 25 dicembre 2019
💶 TARIFFE
• Intero: € 13
• Ridotto: € 11 (dai 6 ai 18 anni non compiuti, over 65 con documento, studenti fino a 26 anni non compiuti con tesserino, militari con tesserino, guide turistiche con tesserino, giornalisti praticanti e pubblicisti con tesserino regolarmente iscritti all’Ordine, accompagnatori diversamente abili in compagnia del disabile, soci ICOM con tesserino)
• Gruppi (minimo 10 persone): € 10 (1 accompagnatore gratuito)
• Scuole: € 5 (2 accompagnatori gratuiti per ogni classe)
• Bologna Welcome e Bologna Card Musei: € 9
• Giovedì Università (con tesserino): € 9
• Gratuito: bambini sotto i 6 anni, disabili con certificato.
• Biglietto famiglia con figli dai 6 ai 18 anni non compiuti:
Genitore € 10 Minori dai 6 ai 18 anni non compiuti € 8
• Biglietto Open: € 16 | Biglietto con prenotazione senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra
🔍 SERVIZI:
• Appendi abiti gratuito fino ad esaurimento.
• Porta ombrelli gratuito fino ad esaurimento.
• Ammessi animali di piccola taglia solo nell’apposito trasportino o in braccio.
• Non sono presenti armadietti per la custodia degli oggetti.
⚠️AVVERTENZE IMPORTANTI:
• L’accesso per persone non deambulanti o disabili in carrozzina avviene esclusivamente tramite montascale cingoli Modello Jolly Ramp D3000010 fornito da TGR con portata fino a 140 kg (peso calcolato tra persona e carrozzina, il peso sarà riportato dal visitatore) per due rampe di scale per un totale di 38 gradini.
La scheda tecnica completa è scaricabile e visionabile al seguente link 👉🏼 http://tgr.it/it/prodotti/jolly-ramp/
⬇️ CONTATTI
💻 www.palazzopallavicini.com
✉ info@palazzopallavicini.com
📞 3313471504
📰 UFFICIO STAMPA
Giulia Giliberti
Email: press@palazzopallavicini.com | cell. 391.7726988
Sito: http://www.palazzopallavicini.com
Facebook: https://www.facebook.com/palazzopallavicini
Instagram: https://www.instagram.com/palazzopallavicini
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 20.00 alle 23.00
Presentiamo Politico Poetico
con PIF (autore e conduttore televisivo), Igiaba Scego (scrittrice e giornalista), Luigi Ferrata (Segretariato ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Edoardo Zanchini (Vicepresidente Nazionale Legambiente Onlus), Marco Frey (Presidente Fondazione Global Compact Italia), Pietro Ceciarini (esperto di startup e innovazione sociale), Ilda Curti (progettista sociale), Annamaria Fantauzzi (antropologa), Sara Pennellini (ingegnera per l’ambiente e il territorio), Elisa Petrini (Impronta Etica) e con la Compagnia Teatro dell'Argine
〰Ingresso gratuito fino a esaurimento posti〰
🔸Politico Poetico è un progetto rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 20 anni del territorio bolognese.
🔸Politico Poetico è l’occasione per ascoltare la voce delle nuove generazioni su temi cruciali come Ambiente, Lavoro ed Economia, Disuguaglianze, Città e Comunità, Pace e Giustizia.
🔸Politico Poetico è una piazza piena di giovani con un’idea in testa e un podio su cui raccontarla.
🔸Politico Poetico è Il Parlamento, migliaia di ore di laboratori, conferenze, serate pubbliche, Speakers’ Corners, sui temi dell’Agenda 2030.
🔸Politico Poetico è Il Labirinto, uno spettacolo immersivo ed esperienziale sulle fragilità legate all’adolescenza.
🔸Politico Poetico è pensare globale e agire locale.
🔸Politico Poetico è un nuovo patto tra teatro, adolescenti e città.
🔹Politico Poetico, progetto del Teatro dell'Argine, è parte di Così sarà! La città che vogliamo, realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, cofinanziato dall'Unione Europea - Fondo Sociale Europeo, nell'ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020, promosso da Comune di Bologna | progetto cofinanziato dall'Unione Europea | FSE | PON Metro 14 - 20
ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione Comune di Bologna
🔹#PoliticoPoetico è un progetto del Teatro dell’Argine
🔹partner ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Innovazione Urbana, Fondazione Unipolis, Impronta Etica
🔹in collaborazione con Alma Goals, ATER circuito regionale dell’Emilia Romagna/Teatro Comunale Laura Betti, Dipartimento Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali e Dipartimento Scienze dell’Educazione Giovanni Maria Bertin - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
🔹con il patrocinio del Comune di San Lazzaro di Savena
🔹collaborazioni scientifiche e help desk Cassero LGBTI center, CDH - Associazione "Centro Documentazione Handicap"di Bologna, Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Servizio Dipendenze Patologiche.
🔹con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Unipolis, Legacoop Bologna, MiBACT Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Emilia-Romagna.
#politicopoetico #ponmetroBO #scuolediquartiere
foto di Luciano Paselli
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 15.00 alle 00.00
Così sarà! La città che vogliamo • Giornata di inaugurazione
Un progetto di teatro partecipato, audience development, di pedagogia civica e di promozione territoriale, rivolto a un pubblico di giovani cittadini, tra gli 11 e 25 anni, coinvolti in processi performativi e creativi, con l’obiettivo di fondare una nuova “città ideale”. Le attività prenderanno vita sul territorio comunale di Bologna a partire da novembre 2019 fino al maggio 2021, attraverso una rete di realtà culturali e teatrali.
Così sarà! La città che vogliamo è realizzato da ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito del progetto BO3.3.1i del PON Metro 14-20, Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale, insieme ad altri operatori teatrali del territorio bolognese: Altre Velocità, Cassero LGBTI center, Kepler-452, Teatro Testoni Ragazzi - La Baracca, Compagnia Teatro dell'Argine.
PROGRAMMA
Così sarà! La città che vogliamo - Giornata di inaugurazione
🔘 Istituto Rosa Luxemburg (ingresso riservato agli studenti)
Ore 11.00 // Città ideali, città ideate
lezione spettacolo scritta da Davide Carnevali
con gli attori della compagnia stabile di ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione
🔘 Teatro Arena del Sole
Dalle ore 15.00 // Luci della città
Giochi teatrali e letture a cura della compagnia stabile di ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione
▪ Ore 18.00 // BolognaFICTION
Performance a cura della compagnia Teatro Testoni Ragazzi - La Baracca
▪ Ore 18.15 // Così sarà… a tempo di rap!
Con Socio e DJ TryCatch
a cura di Altre Velocità
▪ Ore 20.00 // Presentiamo Politico Poetico a cura della Compagnia Teatro dell'Argine
con PIF, Igiaba Scego, Luigi Ferrata, Edoardo Zanchini, Marco Frey, Pietro Ceciarini, Ilda Curti, Annamaria Fantauzzi, Sara Pennellini, Elisa Petrini
▪ Ore 23.00 // Dj set - La città che vogliamo
a cura di Kepler-452
Ingresso libero
Info: Biglietteria 051.2910910
Comune di Bologna Comune di Bologna - Relazioni Internazionali @PonmetroBO
#cosisarà #ponmetroBO #scuolediquartiere
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 20.45 alle 23.00
NARCISO NERO (Black Narcissus) di Powell e Pressburger [UK/1947]
Dopo il meraviglioso restauro di 'Scarpette rosse', giovedì 28 novembre il Cineclub Bellinzona riprende il percorso lungo le storie cinematografiche di Michael Powell ed Emeric Pressburger con il culto di NARCISO NERO.
NARCISO NERO (Black narcissus)
di M. Powell e E. Pressburger
UK | 1947 | 101 minuti
versione originale, sott. italiano
ingresso: €6,00
introduce: IVAN CIPRESSI, Libreria di Cinema Teatro Musica
• La proiezione fa parte della rassegna 'La grande luce - cinema e spiritualità' promossa da ACEC Emilia Romagna con il sostegno dell'Assessorato della Cultura della Regione Emilia Romagna •
L'integrità spirituale della madre superiora Clodagh (Deborah Kerr), responsabile di una missione di suore inglesi situata in un convento sulle vette dell'Himalaya, è messa a dura prova dalle suggestioni del luogo, un tempo harem del principe locale.
«Basandosi sull'omonimo romanzo (1939) di Rumer Godden, Powell e Pressburger hanno scritto, prodotto e diretto uno dei più provocanti, audaci e deliranti melodrammi dell'epoca, divenuto un titolo di culto per molti autori contemporanei. Mistura ipnotica dal fascino sinistro di tensione erotica, spiritualità e tentazioni della carne, Narciso nero rappresenta il paradigma imprescindibile della visione di cinema dei due registi (resa definitiva nel successivo Scarpette rosse, 1948): raffinatezza della scrittura, controllo assoluto della messa in scena ingabbiata in set maniacalmente ricostruiti, squarci nell'interiorità di personaggi dalle connotazioni estreme, importanza della dimensione figurativa. Un'esperienza estatica, dove l'ambientazione esotica, con il suo carico di inebriante sensualità, assume una valenza espressiva di importanza capitale. Il clima opprimente e morboso, spezzato solo da alcuni lirici flashback sul passato "incontaminato" di madre Clodagh, trova il suo apice nella sequenza della discesa verso la follia di Suor Ruth (Kathleen Byron), che scardina ogni convenzione dipingendosi con fare inquietante le labbra di rosso fuoco. Puro artificio cinematografico, al servizio di una storia all'insegna dell'eccesso, che è anche una metafora dei fallimenti dell'impero britannico. Straordinari il Technicolor di Jack Cardiff e le scenografie di Alfred Junge, giustamente premiati con l'Oscar.» [Longtake]
CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 - BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 16.00 alle 23.59
Ce l'ho Corto Film Festival 2019 • Teatro San Leonardo
Ce l'ho Corto diventa Festival!
𝗖𝗲 𝗹'𝗵𝗼 𝗖𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗙𝗶𝗹𝗺 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 si svolge a Bologna - Teatro San Leonardo (via San Vitale 63) nel corso di tre giornate consecutive dal 28 al 30 novembre 2019.
Il festival si svilupperà in cinque sezioni, quattro delle quali seguono le principali iniziative messe in atto fino ad ora mentre il #Contest costituisce un’assoluta novità e si articola nella volontà di fornire degli spazi e dei momenti in cui i giovani cineasti bolognesi possano mettersi alla prova.
➤ 𝘚𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘦 𝘭'𝘩𝘰 𝘊𝘰𝘯𝘵𝘦𝘴𝘵
➤ 𝘚𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘦 𝘭’𝘩𝘰 𝘊𝘰𝘳𝘵𝘰
➤ 𝘚𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦
➤ 𝘚𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘌𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢-𝘙𝘰𝘮𝘢𝘨𝘯𝘢
➤ 𝘚𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘦 𝘭’𝘩𝘰 𝘗𝘰𝘳𝘯𝘰 - 𝘢 𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 InsidePorn
L'obbiettivo di 𝗖𝗲 𝗹'𝗵𝗼 𝗖𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗙𝗶𝗹𝗺 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 è quello di valorizzare la produzione e diffusione dei cortometraggi, dedicando una particolare attenzione alle dinamiche che guidano il settore.
𝘔𝘖𝘋𝘈𝘓𝘐𝘛𝘈' 𝘋'𝘐𝘕𝘎𝘙𝘌𝘚𝘚𝘖:
𝘈𝘉𝘉𝘖𝘕𝘈𝘔𝘌𝘕𝘛𝘖: garantisce l’accesso a tutte le giornate di proiezione.
➤ Se hai già la tessera AICS 2019/2020: 12 euro
➤ Se non hai già la tessera AICS 2019/2020: 18 euro
𝘉𝘐𝘎𝘓𝘐𝘌𝘛𝘛𝘖 𝘜𝘕𝘐𝘊𝘖 𝘎𝘐𝘖𝘙𝘕𝘈𝘓𝘐𝘌𝘙𝘖: permetterà l’accesso in sala alle proiezioni e agli eventi organizzati nel corso della giornata scelta.
➤ Se hai già la tessera AICS 2019/2020: 5 euro
➤ Se non hai già la tessera AICS 2019/2020: 10 euro
CLCFF Presenta: Home Movies / Sound 🅞🅝 ► sonorizzazione live
Ingresso UP TO YOU
CLCFF Closing Party / Mikasa
➤ Se hai il biglietto giornaliero del 30/11 o l'abbonamento: 3 euro
➤ Se non hai il biglietto giornaliero del 30/11 o l'abbonamento: 5 euro
L'ingresso è riservato ai soci AICS 2019/2020, è possibile acquistare la tessera AICS direttamente al Teatro San Leonardo.
Capienza limitata, si consiglia di arrivare 15 minuti prima dell'inizio delle proiezioni.
–––––––––––––––––––––
Ce l'ho Corto è una rassegna supportata dall'Associazione Culturale Kinodromo con l'obiettivo di dare visibilità a cortometraggi di autori emergenti e di creare momenti di confronto e dibattito intorno al cinema. Nel novembre 2019 si terrà la prima edizione del Ce l’ho Corto Film Festival.
–––––––––––––––––––––
Kinodromo è l'HUB per l’industria creativa audiovisiva: un luogo di connessione che mette spazi, strumenti, servizi, saperi a disposizione di tutta la comunità.
–––––––––––––––––––––
InsidePorn è un collettivo, fondato nel 2016 da Maria Giulia Giulianelli Giulia Moscatelli e Annaira Qu, che promuove la visione di contenuti pornografici in modo da poter creare un dibattito pubblico attorno allE sessualità e allE loro modalità di rappresentazione.
In collaborazione con:
1/cinquantesimo, Elenfant Film, Sayonara Film, Fruit Exhibition
Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia nell'ambito di Archivio Aperto
Con il sostegno di:
Comune di Bologna, Cultura è Bologna, Corso di Laurea Magistrale in Cinema Televisione e Produzione multimediale
Circuito Cinema Bologna, CostArena
Mediapartnership :
Zero Bologna, Shiva Produzioni, NEU RADIO, QUEEF Magazine
1977, Cabiriams, Birdmen Magazine, Gagarin Orbite Culturali
L'Indipendente, RADIO Pratello
Ce l'ho Corto Film Festival ringrazia About, Radio Città Fujiko 103.1 fm e Radio 1088.
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 20.30 alle 23.30
L'intellettuale antifascista, ritratto di Leone Ginzburg
la biografia di uno straordinario intellettuale assassinato dai nazisti
di Angelo d'Orsi storico già docente dell'Università di Torino
con l'Autore ne discutono:
Roberta Mira, storica università di Bologna
Sergio Caserta il manifesto in rete
coordina
Silvia Napoli
rete archivi del presente
alle ore 19.30 APERICENA DI AUTOFINANZIAMENTO
informazioni e prenotazioni Mauro 349 0886312
Una vita intensa quanto breve, quella di Leone Ginzburg, consumata fra il 1909 e il 1944, fra Odessa dove nacque,in un'agiata famiglia israelita, e Roma,a Regina Coeli, dove trovò la morte nel braccio del carcere controllato dai nazisti,ai quali era stato consegnato dai fascisti italiani....la biografia firmata da Angelo d'Orsi,ci restituisce,in modo integrale, toccandone ogni aspetto, questa splendida figura di intellettuale che alla carriera accademica,alla quale era naturalmente portato, sulla base di un'intelligenza superiore e di un'eccezionale bagaglio culturale, preferì l'azione diretta per libertà di tutti, fino a pagarne le conseguenze con la sua stessa vita. Un esempio anche per l'oggi in cui prevale un grigio conformismo
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 22.00 alle 23.30
Eugenio Bennato a Bologna
Per la prima volta al Bravo Caffè Eugenio Bennato!
L'artista napoletano, fratello di Edoardo, è uno dei massimi interpreti della musica popolare italiana, invitato più volte al WOMAD FESTIVAL di Peter Gabriel.
Sul palco:
EUGENIO BENNATO - voce e chitarra
EZIO LAMBIASE - chitarra elettrica e classica
MOHAMMED EZZAIME EL ALAOUI - viola e voce
SONIA TOTARO - voce, danza e cassa
MUJURA - chitarra acustica e basso
Vuoi goderti al meglio lo spettacolo?
Prenota il tuo tavolo per un'esclusiva cena alla carta:
☎️ 051-266112
📱 333-5973089
📧 info@bravocaffe.it
Possibilità di prenotare un tavolo per lo spettacolo anche per il dopo cena. Inizio concerto ore 22.00
BIO ARTISTA:
Eugenio Bennato si fa conoscere grazie alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, da lui fondata nel 1969 insieme a Carlo D'Angiò, e al gruppo Musicanova (1976).
Negli anni '90 dà vita al movimento Taranta Power nel quale chiama a raccolta i maestri delle varie regioni del sud: nella piazza centrale di Lecce appaiono per la prima volta insieme I cantori di Carpino, Matteo Salvatore, Antonio Infantino, i gruppi salentini Alla Bua e Aramirè, il gruppo storico calabrese Phaleg, i solisti della Tarantella di Montemarano. Il movimento, che conquista immediatamente decine di migliaia di giovani, parte dalla pubblicazione di due LP diventati storici: "Lezioni di tarantella" e "La tarantella del Gargano".
Nel 2000 fonda a Bologna la Scuola di danze popolari del Mediterraneo, prima scuola in Italia con lo scopo di recuperare, studiare e divulgare i balli popolari del sud. E da quel momento la taranta cessa di essere un oggetto nascosto e diviene un ballo etnico che si manifesta in tutto il mondo, presente per la prima volta al festival dedicato alla World Music di Peter Gabriel, che invita Taranta Power a numerose edizioni. Bennato è da ricordare anche come autore di musica per cinema e teatro.
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 18.30 alle 21.00
Globologna: Dibattito e aperitivo sulla Russia
Nuovo appuntamento di Globologna, il ciclo di incontri organizzato dall’associazione Geopolis e finalizzato alla conoscenza dei cittadini bolognesi di origine straniera.
Il secondo incontro di questo nuovo ciclo è dedicato alla Russia.
Obiettivo, quello offrire una panoramica sulla presenza russa a Bologna, di dare una prospettiva storica e geopolitica dei rapporti tra Russia e Italia, e di raccontare le sponde di cooperazione tra i due Paesi, soprattutto in campo culturale.
L'incontro vedrà i saluti di Marco Lombardo, assessore Relazioni europee e internazionali, Cooperazione internazionale, Ong, Politiche per il terzo settore, e sarà moderato e introdotto da Pietro Figuera, membro di Geopolis, collaboratore di Limes ed esperto di geopolitica russa.
Interverranno inoltre:
Stefano Bianchini, docente di politica e storia dell'Europa orientale presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, delegato del Rettore per le relazioni con l'Europa dell'Est;
Yaroslava Chevdar, presidente dell’associazione culturale Cheburashka, che organizza incontri didattici, feste tipiche e corsi di lingua russa per bambini;
Anastasia Lomovtseva, collaboratrice della rivista Living Italy e del Festival del cinema russo – Premio Felix;
Uliana Kovaleva, produttrice cinematografica, partecipa dal 2002 a un accordo per la coproduzione di film tra Italia e Russia.
Al termine della tavola rotonda e del dibattito con il pubblico verrà offerto un buffet.
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 19.00 alle 22.00
Un altro caso irrisolto | Ufficio Misteri a ZOO Bilbolbul Fest
In occasione del Bilbolbul, Festival Internazionale di Fumetto
🌑 UN ALTRO CASO IRRISOLTO 🌑
Di Ufficio Misteri
a ZOO
ore 19
28 novembre 2019
🌑🌑🌑🌑🌑🌑
L’ archivio dell’Ufficio Misteri è stato messo a soqquadro.
Di punto in bianco frammenti di immagini e di storie hanno cominciato a materializzarsi tra le innumerevoli stanze del magazzino. Non ci si capisce più niente.
Il colpevole è stato identificato in un poltergeist che bazzica spesso tra i corridoi dell’ufficio: statura media, 35 di piede, vistosa stempiatura.
I ragazzi dell’Ufficio Misteri sono in difficoltà, tra la miriade di casi archiviati non riescono più ad associare le parole alle immagini, si richiede tempestivamente l’aiuto del pubblico.
Compila il foglio giallo associando il numero di ciascuna immagine al testo che ritieni essere il corrispondente, scrivi il tuo nome e il tuo contatto, imbuca nell’apposita urna e vinci irresistibili premi.
🌑🌑🌑🌑🌑🌑
29 novembre - 28 dicembre | Zoo
inaugurazione 28 novembre h 19
Orari mostra:
lun-ven 10-18
sab-dom 11-18
ingresso libero
https://www.bilbolbul.net/BBB19/?p=12661
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 19.00 alle 02.00
Frad-Non Facciamone Un Lesbodramma//BilBOlBulOFF2019
Ci infiliamo ancora una volta nella sezione Off di BilBOlBul, stavolta mano nella mano con Frad! Faremo un po' di chiacchiere con lei, farà un po' di firmacopie che a noi groupie piace portare a casina un feticcio, soprattutto se cartaceo e che racconta dei nostri disastri sentimentali e poi ci metterà anche due musichette che è una simpaticona poliedrica.
Ci vediamo a partire dalle 19, venite fantavolos*!
●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●
Frad racconta di drammi, soprattutto nella rilettura autoironica delle relazioni tra lesbiche. Uno spaccato panoramico delle storie sentimentali tra ragazze che cerca di dare una spiegazione del perchè la tua ex ora sta con l’altra tua ex, perché ti cerchi sempre le dramaqueen e che ruolo hanno cuore, cervello e gina nei tuoi (nostri) pasticci personali.
●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●
Frad, classe 1987, è una fumettista romana. Inizia a disegnare fumetti fin da piccola, poi smette per anni facendo tutt’altro ma torna a crederci più tardi iscrivendosi alla Scuola Internazionale di Comics a Roma. Comincia pubblicando vignette di satira politica per Arci Solidarietà, in seguito nel 2016 lancia sui social le storie di Frad creando vignette, illustrazioni e strisce umoristiche. Nel febbraio 2017 pubblica la prima raccolta delle sue vignette interamente autoprodotta. Inoltre comincia varie collaborazioni come quella per Lezpop o per i Conigli Bianchi. Nel marzo 2018 pubblica per la Renbooks edizioni “Non Facciamone Un Lesbodramma” che raccoglie le sue vignette e altri inediti. Le sue storie sono autobiografiche e vedono come protagoniste se stessa, le sue amiche e la sua vulva parlante. I temi trattano principalmente di amore tra donne, drammi, ansiette, felicità, insicurezze, es io superio.
Giovedì 28 Novembre 2019 dalle 22.00 alle 01.00
Fabrizio Cammarata live al Cortile Cafè (La Fabbrica Live)
Giovedì 28 novembre nuovo appuntamento de La Fabbrica Live da non perdere.
Al Cortile Cafè (via Nazario Sauro 24/a) Fabrizio Cammarata presenta "Lights", il suo ultimo lavoro.
LIGHTS è il nuovo album di FABRIZIO CAMMARATA, in uscita il 29 marzo per 800A Records/Kartel Music Group. Il disco è stato anticipato dai singoli Timbuktu e Run Run Run/Under Your Face, che hanno aperto le porte del nuovo capitolo discografico del cantautore palermitano. Dopo la pubblicazione del precedente Of Shadows, Fabrizio Cammarat aè tornato in viaggio sui palchi di tutto il mondo (come quelli del SXSWe del Great Escape di Brighton), e nell’ultimo anno ha condiviso il palco con artisti come Villagers, Damien Rice e Paper Kites.
Nonostante un processo creativo tumultuoso e inquieto, in Lights risplendono speranze e inni alla vita: “nel disco non c’è neanche un momento negativo. È un rifiuto dell’egotismo e una celebrazione dell’unione e della solidarietà”. Si intrecciano così riflessioni sull’importanza delle verità più profonde, che scaturiscono dal fermarsi (Run Run Run) e parole d’amore romanticamente lasciate al vento, come quelle di Timbuktu. In Eileen Fabrizio esplora il tema della libertà raggiungibile in una relazione d’amore: sottile, ma non per questo debole. “Ho trovato ispirazione in una bellissima metafora di un poeta bengalese: l’amore è come un elefante che vuole essere legato a un palo con un sottile filo di seta. Può scappare quando vuole e senza fatica, ma non lo fa: sceglie il legame, ed è comunque libero”.
Prodotto da Dani Castelar (Paolo Nutini, Editors, REM), LIGHTS esalta il songwriting maturo e delicato di Fabrizio Cammarata, allargando il suo universo sonoro come mai prima d’ora. Le tastiere e i synth danno profondità alla natura folk dei brani, mentre la geografia delle influenze musicali arriva fino alla tradizione iberica del flamenco (All Is Brighter) e a un delicato passo del cantautore nell’italiano (il ritornello di Cassiopea).
LIGHTS rinnova così il racconto folk di Fabrizio Cammarata, mettendo in equilibrio delicatezza narrativa ed esplorazioni sonore: i brani danno vita a una costellazione musicale unica, destinata a incantare sui palchi di tutto il mondo.
Ingresso: 5€
Start 22h00
www.la-fabbrica.org